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Tremonti colpisce i petrolieri

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Tanti i dossier aperti sui tavoli ministeriali: dall'energia, per la quale si preannunciano incentivi sulle rinnovabili, fino al fondo per Roma per aiutare subito la Capitale a far fronte al mega-deficit. Calcoli in corso anche sul bonus bebè: si studia l'erogazione di 1.000 euro per ogni nuovo nato dal 2009. Ma considerato l'insieme delle nuove urgenze - non ultima un ritocco dei conti 2008 per riportare il deficit dal 2,5% attestato dalla due diligence sui conti al 2,4% - è probabile che la misura sulla natalità venga solo annunciata per poi essere materialmente varata con la Finanziaria vera e propria in autunno. Il governo sta inoltre valutando l'ipotesi di una cedolare secca del 20% sugli affitti. Sul fronte delle entrate il piatto forte della manovra resta l'annunciata Robin Hood tax sui petrolieri. Potrebbe trattarsi di un prelievo una tantum, sotto forma di addizionale sull'Ires, sperimentale per quest'anno. Sempre sul fronte energetico nel piano triennale per l'economia che verrà varato mercoledì dal Consiglio dei ministri ci saranno incentivi per le energie rinnovabili ma anche per i territori destinati ad ospitare inceneritori, rigassificatori e, in futuro, impianti nucleari. Lo ha annunciato Claudio Scajola, ministro allo Sviluppo economico. «Dobbiamo sviluppare maggiormente le energie rinnovabili - ha detto il ministro - per questo nel pacchetto di provvedimenti ci saranno anche gli incentivi per chi investe in questo campo» anche se «la priorità resta l'energia nucleare». Novità potrebbero essere annunciate anche per gli studi di settore: il ministro dell'economia Giulio Tremonti avrebbe già dato input affinchè si proceda ad una maggiore territorializzazione dei parametri sui quali si calcolano le tasse di lavoratori autonomi, artigiani e commercianti. Dalla manovra attenzione anche ai prezzi: «Il garante dei prezzi - ha detto Scajola - avrà poteri più forti di quelli che ha oggi». Sul fronte dei risparmi occhio agli enti locali: mercoledì si varerà il piano dove probabilmente ci sarà una razionalizzazione delle comunità montane; verso il blocco poi per le nuove province (fatta eccezione per quelle per le quali è già partito l'iter) e in prospettiva, con il federalismo fiscale, potrebbero esserci novità - come preannunciato dal ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta - per le Regioni a statuto speciale. Sull'annunciata stretta per la sanità la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso ha lanciato l'allarme: «Sarà presto emergenza». Scontato infine un provvedimento per Roma, un fondo da 450-600 milioni per far fronte all'emergenza deficit.

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