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Dal caro carburanti l'Erario ha incassato 2 miliardi di euro

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L'analisi è del segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi. «Per questo chiediamo - ha aggiunto - al Ministro Matteoli, che sta conducendo una serrata trattativa con le categorie degli autotrasportatori per scongiurare il fermo del settore previsto per l'inizio del mese di luglio, di ridare questo tesoretto agli automobilisti italiani e, in particolar modo agli autotrsporttori e a tutte quelel categorie (taxisti, agenti di commercio, autonoleggiatori) che fanno un uso professionistico. Tra gennaio 2008, secondo la Cgia, a gennaio 2008 «l'aumento dei prezzi alla pompa dei carburanti hanno portato in più nelle casse dello stato un importo pari a 1.747 milioni di euro di maggiore Iva e 440,1 milioni di eurio di maggiori accise. Complessivamente quindi l'Erario ha incassato un tesoretto di 2.187,8 milioni di euro». Il prezzo del gasolio per autotrazione, spiega Cgia, è passato da 1,009 euro/litro agli attuali 1,525 euro/litro, con un aumento del 51%. All'inizio del 2005 lo Stato incassava di Iva 0,168 euro/litro mentre oggi è arrivato a 0,248 euro/litro. Simile è la situazione registrata per la benzina che all'inizio del 2005 costava 1,098 euro/litro e oggi arriva a 1,520 euro/litro, con un aumento del 38,4%. L'Iva era pari a 0,183 euro/litro al'inizio del 2005 ed è arrivata a 0,250 euro/litro oggi. Per quanto riguarda l'accise sul gasolio si è passati da 0,403 euro/litro all'inizio del 2005 a 0,423 euro/litro di oggi.

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