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Michela Brambilla: "I turisti sono una ricchezza, ma serve qualità nei servizi"

Michela Brambilla

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Ma il Campidoglio deve trovare una soluzione e le misure da adottare puntano in diverse direzioni. Non è un mistero che il turismo sia una rotta da poter percorrere e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Michela Vittoria Brambilla, è al lavoro per rilanciare l'immagine dell'Italia e di Roma. Il turismo è una risorsa fondamentale. Quali sono i progetti del governo? «Non li chiamerei progetti ma piuttosto programmi operativi con obbiettivi che sono stati già, in gran parte, definiti. In primo luogo la messa in opera di strumenti che consentano, nel minor tempo possibile, il rilancio dell'immagine dell'Italia nel mondo, immagine che oggi appare purtroppo offuscata e talvolta in modo pesante dalla vicenda dei rifiuti di Napoli». Come conciliare le competenze del governo con quelle degli enti locali? «Bisogna avvalersi dell'apporto delle Regioni e di tutti gli enti che sono stati creati a questo scopo, una strategia di programmato rilancio della nostra immagine che possa avere ricadute importanti sia per quanto riguarda il brand dei nostri prodotti che per quanto riguarda l'afflusso di turisti stranieri». Un percorso ambizioso. Quali le insidie? «Sempre nel rispetto delle rispettive competenze, occorre superare quei problemi di logistica, di infrastrutture e di servizi che oggi sono il vero elemento frenante per uno sviluppo della nostra industria turistica». Quali sono i problemi strutturali più urgenti? «I maggiori tour operators del mondo, quelli che programmano i flussi turistici anche con anni di anticipo, ci chiedono una rete di servizi che favorisca il turista nei suoi itinerari». A cosa si riferisce? «Alle ferrovie, i raccordi tra i nostri aeroporti e alle strutture di ricevimento che debbono risolvere il problema che sta oggi più a cuore al turista di classe media: il rapporto tra costi e benefici». Il bilancio del Campidoglio è in rosso e il governo sta studiando alcune soluzioni per sostenere la Capitale. Sarebbe favorevole ad una tassa di soggiorno per i turisti come avviene nelle principali città del mondo? «Non mi pare che una decisione del genere sia stata già presa. E io credo che, prima di assumerla, bisognerebbe valutare, nel concreto, tutte le sue possibili conseguenze. E sono convinta che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, persona che personalmente stimo molto, saprà valutare questo problema nel giusto modo». Qual è il suo giudizio sul modello Roma? «Dagli ultimi dati statistici risulta che la capitale ha avuto, in questi anni, un incremento nell'afflusso dei visitatori davvero notevole. Penso però che questo aumento della domanda turistica vada dalla nuova amministrazione meglio gestito e programmato. Ed è il fronte dei servizi ad essere ancora il più deficitario».

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