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Rifiuti, il Csm boccia il decreto. Israele aiuta sulle discariche

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Intanto la fondazione Willy Brandt suggerisce le regole per uscire dall'emergenza: informazione, dialogo e superamento del «gioco dell'oca delle responsabilità». L'occasione è giunta nel corso del convegno organizzato dalla fondazione dal titolo «Efficienza e sostenibilità ambientale nella gestione del ciclo dei rifiuti: una sfida che può essere vinta» che ha visto la partecipazione di tecnici e docenti stranieri i quali hanno presentato le esperienze accumulate all'estero. Sotto osservazione il caso tedesco ed israeliano dove l'adozione del sistema di smaltimento Mbt, cioè il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, permette non solo di minimizzare l'utilizzo delle discariche evitando gli inceneritori ma soprattutto di produrre energia. Da qui l'ex discarica di Hiriya e Tel-Aviv dove adesso grazie proprio all'Mbt potrà nascere un parco pubblico. «Nell'arco di due, tre anni - ha spiegato il professor Abdallah Nassour dell'Università di Rostock - Napoli con impegno potrà risolvere l'emergenza rifiuti ed in tal senso siamo disponibili già da adesso ad un incontro con le istituzioni locali per mettere a disposizione le nostre conoscenze». Ma ad essere sotto accusa è in particolare l'assenza della politica come fa notare Corrado Clini, direttore generale del ministero dell'Ambiente, che ha permesso l'inserimento della camorra.

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