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Anche Famiglia Cristiana attacca

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«Il vero capolavoro il Cavaliere - scrive il settimanale - l'ha fatto con Veltroni: l'ha abbracciato fino a stritolarlo. Ora l'Italia è lui: il Cavaliere. Veltroni ha avuto il merito di tirar fuori il Paese dalla palude della miriade di partiti, avviandolo al bipartitismo, salvo che ora non si capisce quale sia il secondo partito». «Oggi - continua Famiglia Cristiana - l'unico risultato evidente è che l'anarchia dei valori, teorizzata da Berlusconi, è trasmigrata e ha infettato anche il Pd: vale per la sicurezza, la vita, il testamento biologico, la pace, l'aumento delle spese militari. A eccezione dei cattolici, chi ha sollevato un'obiezione seria contro il reato di immigrazione clandestina? Il voto dei cattolici conta, e molto. Veltroni fatica ancora a capirlo. Non ha neppure balbettato una critica alla Bonino che ha dato del "patetico" al Papa, ma al tempo stesso, si fa rappresentare da un suo "ministro-ombra" alla pagliacciata del Gay pride di Roma, dove gli insulti alla Chiesa e al Vaticano si sprecano. Ma i cattolici democratici non erano co-fondatori del Pd?» Per questo, conclude il settimanale, «Una parte consistente dei deputati dell'ex Margherita si sta interrogando sul perché della loro permanenza nel Pd, col rischio che possano prendere la stessa decisione degli elettori. Perché dovrebbero fare la "riserva indiana" nel Pd? All'Assemblea costituente del Pd (20 e 21 giugno), forse, sarà bene interrogarsi sulla leadership e una gestione poco collegiale. Altrimenti, avrebbe ragione padre Sorge: Veltroni ha così semplificato la politica italiana da far sparire anche il partito dell'opposizione». Ma, di fronte all'affondo dei paolini, è pronta la risposta dei teodem del Pd. «In questo momento non è in programma alcuna uscita» assicura Paola Binetti. Mentre Luigi Bobba, pur ammettendo che una riflessione è in atto, fa appello al buon senso secondo cui «non si può fondare e affondare un partito ogni sei mesi». Rinvia le accuse al mittente anche Enzo Carra: «Pensare che ai cattolici in modo così sbrigativo, come degli opportunisti pronti a sbarcare altrove non mi piace affatto».

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