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Caro petrolio, Scajola: «Agire su accise e Iva»

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Scajola ha spiegato: «Le accise non devono seguire allo stesso ritmo il rincaro dei prezzi al barile del petrolio». Agendo sulle accise sui carburanti si frenerebbe l'ascesa automatica quando rincara il prezzo al barile, rallentando la generale pressione inflazionistica prodotta dal caro greggio. «Ci sono diverse misure possibili da prendere - ha detto Scajola - che comunque vanno discusse a livello Ue, e che l'Italia ha chiesto di dibattere anche nel Consiglio Energia, e non solo all'Ecofin. Ci sono delle manovre Iva che forse si potrebbero fare, e c'è un'idea di Tremonti per cercare di agire coinvolgendo le compagnie petrolifere. Ma c'è anche la possibilità - ha aggiunto il ministro - che l'aumento delle accise possa a un certo punto bloccarsi e non seguire più i rincari del barile». Il ministro ha spiegato come la soluzione a questi problemi vada cercata in ambito europeo. L'auspicio è quello di presentare una proposta entro il prossimo semestre. «È un problema di assoluta gravità per tutta l'Europa - ha detto Scajola - i cittadini devono affrontare prezzi mai visti. Alcune categorie sono particolarmente penalizzate come per esempio pescatori e camionisti». Scajola ha così sottolineato la necessità di intervenire con misure ad hoc in quei settori, come la pesca e l'autotrasporto, in cui il rincaro dei carburanti provoca un immediata ripercussione sui prezzi al consumo.

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