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Linea dura sull'emergenza rifiuti

Napoli

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Il premier Silvio Berlusconi si presenta in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di Napoli ed elenca i provvedimenti approvati dal governo. Il compito di guidare le operazioni è affidato a Guido Bertolaso, presente alla conferenza stampa, al fianco del prefetto Gianni De Gennaro, commissario per l'emergenza uscente (i due si sono incontrati in serata a Roma per mettere a punto la strategia degli interventi). Berlusconi annuncia misure drastiche: immediatamente verranno individuati nuovi siti da adibire a discariche (che dovrebbero essere 7 nelle 5 provincie campane), ma soprattutto saranno riattivati i lavori per il termovalorizzatore di Acerra: «Sono impianti sicuri - osserva il premier - e quindi non bisogna averne paura. In Campania saranno quattro di cui uno a Napoli, impianti di ultima generazione». Il sottosegretario Bertolaso attenderà indicazioni dalle autorità locali entro i prossimi 30 giorni per individuare la località dove costruirlo. «Nel caso non dovessero giungere indicazioni precise - ha spiegato il Cavaliere - il sottosegretario procederà autonomamente». Quindi le aree delle discariche saranno «vere e proprie zone militari e saranno presidiate dalla forze armate. Chiunque si introduca abusivamente in queste aree sarà punibile e punito. Lo Stato - assicura Berlusconi - tornerà a essere Stato, non sono più accettate minoranze che fermano i lavori o che si oppongono allo smaltimento dei rifiuti». Severe le pene previste: «Chiunque si renderà promotore di disordine contro la realizzazione di discariche in Campania rischia fino a 5 anni di carcere», invece chi «impedisca la realizzazione delle discariche rischia da tre mesi a un anno». Sarà la direzione distrettuale antimafia di Napoli a occuparsi di tutti i procedimenti per reati in materia ambientale e di rifiuti. Berlusconi aggiunge che la competenza a decidere in materia del sequestro di impianti destinati allo smaltimento di rifiuti passerà a un organo collegiale e non più al pm o alla polizia giudiziaria. Una «assoluta e importante novità» per evitare che un pm possa adottare singole azioni cautelari in via d'urgenza e bloccare così il ciclo dei rifiuti». Per concludere, il premier ha annunciato sanzioni per i Comuni che non rispettano gli obiettivi fissati per la raccolta differenziata dei rifiuti. «Ai comuni che non raggiungono gli obiettivi - ha spiegato Berlusconi - del 25% per la raccolta differenziata entro il 2008, del 35% entro il 2009 e del 50% entro il 2010, sarà imposta una maggiorazione della tariffa per lo smaltimento pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di rifiuti».

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