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Fabio Perugia [email protected] «Grazie a noi la ...

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Nel campo dello sviluppo della nostra rete ferroviaria è ai primi posti, e dopo aver cullato per una vita l'idea di un Paese ad alta velocità ora è pronto per la svolta. Che arriverà domani, quando alla presenza del presidente Giorgio Napolitano verrà avviato il tunnel di base del Brennero. «L'asse del Brennero è la principale via di comunicazione tra Nord e Sud Europa. L'Ue, nel disegnare la rete transeuropea dei trasporti, ha assegnato a questo itinerario il Corridoio 1, per il collegamento da Berlino a Palermo». Ingegnere fermiamoci un attimo. In Europa si sta realizzando una grande rete di ferrovie che collega tutti i Paesi? «Sì, saranno sei i principali corridoi che collegheranno l'Europa. Tre di questi interessano direttamente l'Italia e noi lavoriamo per realizzarli. Sarà l'asse del Brennero la svolta, perché prima di tutto crea un collegamento ferroviario da Berlino a Palermo, poi è l'occasione per rafforzare gli scambi commerciali». Come facciamo tutto questo? «In questo caso il nostro progetto pone al centro l'alta capacità di trasporto che aumenterà l'ampiezza delle linee. Insomma, avremo un corridoio commerciale non mirato al trasporto dei "normali" utenti, ma a chi porta merci da una parte all'altra dell'Europa: diventiamo una piattaforma logistica molto importante per gli scambi eliminando il collo di bottiglia che si crea sconfinando al Nord. Così potremo essere al centro delle strategie commerciali europee, togliendo anche molto traffico dalle autostrade». Domani il via, quando chiudiamo il cantiere? «Nel 2020 si finisce, ma per essere realisti dobbiamo stare sul posto». E intanto si prosegue anche con i lavori per l'alta velocità. «Con il 2009 cambia completamente l'asset del traffico in Italia. Pensi che noi siamo stati i primi in Europa ad aver costruito una linea ad alta velocità con la Bologna-Firenze. E tra pochi mesi riusciremo a portarvi da Milano a Roma in sole tre ore. Avremo linee ad alta velocità (più di 250 chilometri orari) anche sulla Torino-Novara, Milano-Bologna, Bologna-Firenze, Novara-Milano». I servizi dovranno ancora "rincorrere" i super-treni? «No, per esempio a Bologna stiamo costruendo una stazione sotterranea di quattro piani. C'è un progetto anche su Firenze. I servizi aumenteranno, come l'affidabilità del resto. E in termini di sicurezza siamo già al primo posto in Europa». Quanto costa all'Italia l'alta velocità? «Calcolando tutta la nuova linea con le nuove tecnologie che mandano i treni a più di 300 chilometri all'ora e gli stessi vagoni che devono essere adeguati alla progettazione, la somma tocca i 32 miliardi di euro a lavori finiti». Con delle conseguenze per l'ambiente? «La nostra attenzione a questo tema è molto forte. L'ambiente ci sta a cuore ma non deve essere un motivo per bloccare l'opera. Comunque con le gallerie non avremo impatti ambientali visibili. I problemi, semmai, arrivano dal rumore che verrà ammortizzato dalle barriere installate su tutta la rete. Certo non possiamo pretendere di interrare tutte le ferrovie».

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