Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Federico Barbarossa Alla vigilia del voto il senatore a ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Ci sono le foto della Thacher, di von Weizsäcker, di Giscard d'Estaing e di molti altri. Comincia l'intervista, dopo che egli ci ha detto: "Ma a chi vuole che interessi che cosa penso e per chi voterò?". Come giudica l'attuale situazione politica Lei che dopo Scalfaro e Andreotti sarà non solo il più anziano uomo politico, ma il più anziano parlamentare? «Io ho vissuto in tempi nei quali chi era comunista era comunista, chi era democratico cristiano era democratico cristiano, chi era "postfascista", era "postfascista"». Perché ora? «Nel Partito Democratico gli ex-democristiani del "Preambolo", e cioè della pregiudiziale anticomunista che vinse contro la sinistra un importante Congresso della Dc, gli ex democristiani di sinistra siedono accanto a ex-comunisti, anzi a comunisti che non si vergognano di essere stati e, pur in un contesto storico cambiato e avendo aderito ai valori di libertà delle democrazie di tipo occidentale, di essere tali, come quello che io chiamo il "miglior fico del bigoncio", e cioè l'amico D'Alema, e a persone che dichiarano di esser stati iscritti al Pci, ma di "non essere stati mai comunisti", che per me cattolico sarebbe come dire: "Si, io sono membro militante della Chiesa Cattolica, ma non sono..."cattolico", anzi sono ateo e libertino"! E accanto alla bellissima e simpatica presidente del Tavolo delle lesbiche del Pd siede una "numeraria" dell'Opus Dei. E così via...Un gran pasticcio insomma. E nel centrodestra? Accanto a socialisti siedono ultraliberali "friedmaniani", accanto ad antifascisti come Berlusconi, il cui padre e i cui zii erano socialisti e furono picchiati da squadristi fascisti, ci sono persone che se il "fascismo non fosse stato" forse "non sarebbero"!». E negli altri partiti o coalizioni? Ad esempio la Sinistra-Arcobaleno? «Sono amico da molti anni di Bertinotti, che considero una delle persone più per bene che abbia conosciuto. E Fausto dice che i più di sinistra, se pur con ispirazioni diverse, e forse i soli due che sanno usare gli strumenti dell'"analisi marxiana" siamo lui ed io! È un'esagerazione: ma io le opere scelte di Marx, di Lenin e del grande Stalin, le ho lette; lui pure e anche Cossutta e Massimo, il "comunista-non comunista" no, perché lui è..."kennediano" e "clintoniano"! Ma un comunista, un uomo del progresso, che ci sta a fare con i verdi?». E allora? «Forse gli unici coerenti sono i seguaci di Pierfurbi, che cattolici e molti democratico-cristiani sono sempre stati e non se ne vergognano!». Ma Lei per chi voterà? «A Roma e nel Lazio, non lo so proprio! Prima avevo intenzione, per rimanere fedele alla mia militanza nella Sinistra di Base della Dc e al mio passato di sostenitore del compromesso storico e dei governi di "solidarietà nazionale", e di votare per il Pd, ma ora non più». E perché? «Io ho simpatia umana per Veltroni, ma suvvia! La politica del "ma anche", l'alleanza con il partito giustizialista di "Forche e schiavettoni" del reazionario illiberale Di Pietro, il non dire nulla, assolutamente nulla! E ora, l'infelice discorso sulla "sacralità" della magistratura!». In che senso? «Io ho avuto tre zii: due procuratoti generali presso la Corte di Cassazione e uno presso la Corte d'Appello di Roma. E conosco alcuni eccellenti magistrati: dal procuratore di Brescia, al procuratore aggiunto di Roma, dal presidente di sezione della Corte di Cassazione Carnevale, perseguitato dai suoi "colleghi militanti", al sostituto procuratore di Palermo Pignatone, "promosso per essere allontanato", alcuni cattivi o pessimi, ad esempio come i "fratellini" Mancuso, e poi i peggiori di tutti: Borrelli e Caselli, e ora Spataro! Sacrale la magistratura? Lo può ben dire, per gratitudine, almeno! Gli ha "fatto fuori" il principale candidato alla segreteria del Pd coprendolo di fango insieme ad altri dirgenti dei Ds! Sacrale la magistratura che assolve i terroristi islamici amici di chi ha ucciso i carabinieri a Nassyria, definendoli "resistenti"? "Sacrali" i magistrati che vogliono mandare in galera un valoroso ex-capo del Sismi e agenti del servizio segreto di cui il suo amico Kennedy voleva servirsi per assassinare Fidel Castro? E che ora si inventa Sandalo terrorista antislamico? "Sacrale" la magistratura che ha sciolto con un suo atto un partito de L'Unione? "Sacrale" la magistratura che il giorno dopo che la Cassazione aveva annullato senza rinvio una sentenza di condanna contro il senatore Dell'Utri passa alla stampa la "velina" di una inchiesta contro lo stesso della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, e guarda caso, a due giorni delle elezioni? E poi la "baggianata" della "difesa" del Quirinale?». Di che si tratta? «Giusta, ma ultronea la sua difesa del Capo dello Stato, come infelici sono state certamente le parole di Berlusconi su Napolitano: non si fanno "ipotesi di scuola " in materia così delicata e per di più in campagna elettorale! Bugiardo o di corta memoria il leader del Pd, quanto afferma però che fatti come questi non sono mai avvenuti nella storia della Repubblica! E gli insulti rivoltimi nei cortei organizzati contro di me, allora presidente della Repubblica, da Pci e Cgil? E i due tentativi di pormi in stato d'accusa per...connivenza con i terroristi e per Stay Behind?». Ma Lei è stato a Gorizia per sostenere la candidatura di Riccardo Illy? «Certamente, e se fossi elettore nel Friuli-Venezia voterei per la sua riconferma a presidente della Regione, perché è simpatico e bravo! E se fossi elettore in Basilicata voterei per il Pd perché nelle sue liste sono candidati Nicola La Torre e Paolo Naccarato, e forse in Campania voterei per il Pd perché è candidato D'Alema!». E nel Lazio perché no? «Perché è una circoscrizione simbolo: se il Pd vince nel Lazio è una vittoria di Veltroni. Naturalmente per sindaco di Roma voterò per Francesco Rutelli!». Una domanda indiscreta: voterebbe in un qualche modo Berlusconi? E in Sardegna per chi voterebbe? «Se potessi, darei un voto personale a Silvio, se non altro perché è antifascista come me, e per dare un ulteriore schiaffone alla Procura di Milano! In Sardegna? Non è facile darle una risposta! Ma credo che, portando il mio stesso cognome e provenendo della Corsica come me, ed essendo anche originario come me di Chiaramonti, nell'Anglona, regione forte della Sardegna, voterei per l'on. Cossiga, che è di destra, cattolico un po' tradizionalista, ma mi dicono che sia molto bravo!».

Dai blog