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Walter copia ancora e firma il contratto

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Inoltre anche il conduttore, Bruno Vespa, non era stato preavvisato. Tutto è avvenuto in rapida successione. Veltroni ha iniziato criticando Berlusconi per il mancato rispetto dell'ormai celebre «contratto con gli italiani». «Dei cinque punti - ha attaccato - nessuno è stato rispettato, tranne l'abolizione della tassa di successione». Poi ha proseguito illustrando con piglio preciso il programma del Partito Democratico. E qui è arrivato il colpo di scena. Il segretario ha estratto una cartellina di pelle color ecru. «Per un fatto di serietà - ha detto al conduttore - voglio darle una cosa e cioè tutti i disegni di legge che presenteremo al nostro primo Consiglio dei ministri». «Dovrebbero essere dodici», ha detto Vespa, riferendosi ai punti fondamentali del programma del Pd. «Sono qualcosa in più», ha replicato Veltroni. Il candidato premier del Partito Democratico ha quindi letto i titoli di tutti i ddl, 15 in totale, e ha poi consegnato la cartellina a Vespa. Questi l'ha immediatamente posata sul tavolo e ha cominciato a sfogliare i disegni di legge mentre i direttori del Sole 24Ore Ferruccio De Bortoli e del Messaggero Roberto Napoletano ponevano delle domande a Veltroni. Niente scrivania di mogano, dunque, ma una sobria cartellina; e niente contratti da sottoscrivere, ma dei disegni di legge che sono gli unici atti validi in politica.

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