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Partiti rimborsati fino a quattro volte le spese

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Ma i rimborsi ottenuti hanno ampiamente coperto gli esborsi, visto che ai partiti sono stati destinati circa 520 milioni di euro, una cifra quattro volte e mezzo più grande del totale. Alcuni partiti, addirittura, hanno avuto diritto fino a dieci-venti volte le spese sostenute. I soldi sono cominciati ad affluire nelle casse dei partiti già nel 2006 e continueranno ad arrivare grazie a un sistema di rate quinquennali. Nella campagna elettorale del 2006, la parte del leone l'ha fatta Forza Italia: a fronte di una spesa di 50.033.744 euro, ne intasca 128.787.325, in cinque rate annuali di 25.757.465 che proseguiranno fino al 2011, anno in cui si sarebbe dovuta chiudere ordinariamente la legislatura. Ben distanziato l'Ulivo, che spese complessivamente 28.018.000 euro (allora Ds e Margherita corsero uniti alla Camera e divisi per il Senato); in compenso nelle casse sono arrivate cinque rate da oltre 31 milioni, per un totale di 158.341.830. Oltre cinque volte le spese, un investimento migliore di quello di Berlusconi, grazie al maggior numero di voti ottenuti. Molto bene anche An che a fronte di spese per 6.234.198 euro ha incassato dieci volte tanto: 60.526.275 euro. L'Udc è il terzo partito quanto a soldi impiegati, ben 12.389.160 euro, e ne riceverà quasi il triplo con i rimborsi: per l'esattezza 36.640.225. Il Prc ha investito 1.635.989 euro e ne riceverà 34.931.985. Ma il partito di Fausto Bertinotti si è visto dichiarare «non regolare» il proprio rendiconto.

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