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«Larghe intese? È un discorso che non si pone nè ora, nè si ...

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«In un'ottica bipolare è chiaro che la vera sfida si pone tra il Pdl ed il Pd. Ma è evidente a tutti che il Pd è una malcelata Unione che riproporrà i dico, l'indulto, i tagli dei finanziamenti al Viminale, la droga libera e la distruzione della famiglia». «Serve stabilità - prosegue - rilancio dell'economia, detassazione e con il quoziente familiare riflettori puntati sui nuclei familiari. Il voto è utile perchè espressione della volontà dei cittadini. Ma va anche dato a chi ha la forza ed i numeri per governare. Il Pdl si fa interprete dei bisogni del paese. Non ci sarà alcun accordo postumo - conclude Gasparri - perchè alle elezioni i cittadini sapranno scegliere il Popolo delle libertà come unico partito in grado di governare l'Italia». Il no alle larghe intese è venuto anche da Berlusconi che non crede al pareggio: «l'ultimo sondaggio, ci dà 28 seggi in più al Senato e 60 alla Camera». E comunque, aggiunge a scanso di equivoci, sarebbe impossibile governare insieme visto che «le sinistre sono due: quella dei fatti che ci ha portato in questa situazione drammatica, e quella delle parole, di Veltroni».

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