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Italiani all'estero senza schede

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Ciò comporta una serie di ritardi a cascata che nella peggiore delle ipotesi renderanno impossibile l'invio in Italia delle schede votate in tempo utile per essere scrutinate. Intanto gli spot elettorali diffusi da Rai International — il canale televisivo italiano destinato unicamente agli italiani all'estero — informano che «gli aventi diritto al voto riceveranno per posta le schede elettorali entro il 27 marzo». Chi non le ricevesse entro il 30 marzo — informa sempre lo spot — potrà ritirarle nel Consolato di appartenenza. Le schede votate, quindi, dovranno essere restituite per posta ai rispettivi Consolati i quali — conclude lo spot — le invieranno in Italia per lo spoglio che avverrà contemporaneamente a quello delle schede italiane. Dall'America Latina all'Australia, dall'Asia all'Africa i Consoli sono però con le mani nei capelli. Anche se gli originali del Ministero degli Esteri dovessero arrivare a destinazione oggi non potrebbero essere consegnati alle tipografie prima di martedì 25 in quanto, quasi ovunque, vengono rispettate le vacanze pasquali. Anche ipotizzando tempi di lavorazione rapidissimi (in molte parti del mondo quasi impossibili) il materiale potrebbe essere pronto i primi di aprile quindi salterebbe la spedizione per posta e agli interessati non resterebbero che lunghe code nei Consolati in alcuni casi distanti centinaia di chilometri dai luoghi di residenza. Ed ecco l'ultima dolente nota: l'invio del voto in busta chiusa ai Consolati dalle più lontane cittadine e paesi dell'interno. I servizi postali di numerose parti del mondo non brillano per celerità quindi l'arrivo ai Consolati fuori tempo massimo è una realtà da non scartare.

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