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Maurizio Gallo [email protected] Non è un allarme ...

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E c'è anche da tenere conto, spiega il candidato sindaco di Roma per il Pdl Gianni Alemanno, della presenza schiacciante di rappresentanti di seggio con simpatie a sinistra. Il problema, dunque, è di evitare possibili errori nella compilazione della scheda? «Sì, infatti. Già la macchina elettorale italiana è farraginosa. Poi c'è anche il fatto che a Roma si vota con cinque schede e con una marea di liste. Infine, il nostro simbolo è nuovo. L'errore, quindi, è in agguato». Un problema tecnico e basta? «No, anche politico. Nella capitale c'è una storica preponderanza di rappresentanti di lista, scrutatori e presidenti di seggio di sinistra». Che farete per evitare confusione e possibili brogli? «Stabiliremo un rapporto molto stretto con la Prefettura per vigilare sulle votazioni. E promuoveremo una grande e capillare mobilitazione dei rappresentanti di lista». Cioé? «I candidati gireranno per i seggi per verificare che tutto si svolga in modo corretto». Lo farà anche lei? «Certo, sarò il primo a darmi da fare». Il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi definisce le sue «insinuazioni» e la invita a «fare nomi e cognomi». A fornire le eventuali prove di brogli, insomma. Che risponde? «Non è una questione di prove. Dico solo che il rischio c'è. Se il mio allarme si rivelerà infondato, sarò il primo a gioirne». Pensa di avere la possibilità di battere Rutelli? «Tra i cittadini e ben percettibile la voglia di cambiamento. E Rutelli rappresentà la continuità. In più la sua campagna è stanca, priva di temi nuovi e di slancio. I sondaggi ci dicono che sta sotto il 50%, quindi speriamo per il ballottaggio...».

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