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L'alleato di Rutelli assalta il Cavaliere

Rutelli

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A lanciarle due sposi (finti) e precari (veri) di Action. Nel mirino dei militanti del movimento non nuovo a iniziative del genere una delle tante battute del leader del Pdl, quella diretta alla precaria da lui esortata a sposare il figlio Pier Silvio o qualche altro milionario per risolvere i suoi problemi economici. Tra loro anche Andrea Alzetta, detto «Tarzan», candidato al Consiglio comunale per la Sinistra L'Arcobaleno che sostiene Rutelli. Intorno alle due e trenta del pomeriggio, un gruppo di circa venti persone ha scortato una coppia in abiti nuziali (con il velo in testa) davanti a residenza-ufficio di Berlusconi in via del Plebiscito gettando anche qualche manciata di riso contro il portone d'ingresso del palazzo. Prima di essere dispersi dalle forze dell'ordine, ha riferito un testimone, i militanti di Action hanno anche distribuito un volantino su cui era scritto: «Altro che contratto di matrimonio, reddito di cittadinanza subito: tuo figlio non lo sposeremo mai». Una decina di loro sono stati fermati, identificati e denunciati all'autorità giudiziaria per manifestazione non autorizzata. Non è la prima volta che Palazzo Grazioli, utilizzato dal Cavaliere come residenza privata romana (e non solo), viene preso di mira da militanti dell'area della «sinistra antagonista». Nel 2003 i «disobbedienti romani» vi scaricarono tre bidoni di letame, e nel 2005 la stessa Action, l'agenzia che a Roma si batte per il diritto alla casa, vi improvvisò una manifestazione contro gli sfratti. «Abbiamo assistito per l'ennesima volta alle sconvolgenti e incredibili dichiarazioni del più ridicolo candidato a presidente del Consiglio», è scritto nel volantino dove si ricorda che, qualche giorno fa, in un programma televisivo Rai, a una domanda di una giovane precaria su come poteva risolvere la sua drammatica situazione, Berlusconi aveva replicato offrendole «in sposo suo figlio Pier Silvio». Action «ribadisce che la politica deve assolutamente mettere al primo posto la tragica condizione dei precari e dei lavoratori atipici. Vergognatevi! - conclude il volantino - tutti i morti e feriti sul lavoro li avrete sulla coscienza, non ci sarà pace se si continuerà a morire per mille euro al mese». «Sì, c'ero anch'io - racconta Aglietta-Tarzan - L'obiettivo era prendere in giro il meccanismo arrivistico come prospettiva di futuro e chiedere il reddito di cittadinanza per i precari, che esiste in tutti i Paesi europei eccetto che da noi e in Grecia». Immediate le reazioni del centrodestra. «I ragazzini mascherati di Action - afferma Marco Casella, responsabile esteri di Forza Italia Giovani - hanno bloccato il traffico con una manifestazione non autorizzata, hanno sporcato la strada e hanno spintonato uno dei carabinieri che prestano servizio di sicurezza davanti a palazzo Grazioli. Nel delirante volantino che hanno provato a distribuire non solo continuano a offendere Berlusconi - conclude Casella - ma chiedono un "reddito di cittadinanza" ovvero uno dei tanti modi dei frequentatori dei centri sociali, già ampiamente finanziati dal comune di Roma con i soldi dei romani, per pretendere denaro senza lavorare». Gli fa eco Fabrizio Cicchitto: «Facciamo i nostri complimenti a Rutelli e a Rifondazione Comunista che continuano a mantenere questo gruppo di facinorosi fra i loro alleati - sottolinea il vicecoordinatore di FI - E ci congratuliamo per questo intervento "civile" e "costruttivo" sul tema del precariato». M. G.

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