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E Casini «rispolvera» Cuffaro

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Sulle alleanze locali il candidato premier centrista ha spiegato che «in Sicilia non votiamo Berlusconi ma Lombardo». Casini continua così lo scontro con l'ex alleato, nonostante per le elezioni in Siciali tutti e due i partiti appoggiano la corsa del leader del Movimento per l'autonomia. E attacca chi parla di voto utile: «Berlusconi e Veltroni stanno improvvisando una finta sfida, ma gli italiani hanno capito che era tutto pronto per fare il grande inciucio. Per fortuna siamo arrivati noi. Le alleanze si fanno prima del voto e non dopo». Ma Casini precisa anche che «se sopo le elezioni non si potrà governare si dovranno trovare altre strade. E noi saremo lì, in Parlamento». L'offensiva dell'ex presidente della Camera prosegue descrivendo Berlusconi e Veltroni come dei «ladri di Pisa» che «litigano di giorno ma di sera no. Il voto utile è quello che evita al Paese l'oligopolio». Poi si scontra con la politica estera del Pdl, definendo chi la gestisce dei «dilettanti allo sbaraglio. Berlusconi, Fini e Martino in poche ore hanno espresso tre posizioni diverse. Sulle missioni all'estero - ha detto ancora Casini - il pdl ha messo in campo una grande dose di provincialismo e sprovvedutezza».

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