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Silvio istruisce i candidati. Venti modi per far votare Pdl

Berlusconi

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[...] incontrate tutte le categorie a cominciare dal farmacista e non per comprare il Viagra, perchè noi non ne abbiamo bisogno, ma per spiegare che noi al governo aiuteremo gli imprenditori e i lavoratori autonomi, ma soprattutto occhio ai giornalisti, sono tutti di sinistra». Berlusconi serve alla platea dei candidati riuniti nell'Auditorium della Confindustria, una sorta di vademecum della campagna elettorale. A Viale dell'Astronomia ci sono proprio tutti, i vecchi deputati che dispensano consigli e i giovani, alcuni che si offrono ai riflettori ostentando sicurezza e altri più schivi. La schiera delle donne è folta e abbigliata per l'occasione: il tailleur scuro però è una rarità, le giovani preferiscono i colori chiari da anticipo di primavera. In platea Alessandra Mussolini siede vicino a Gianfranco Fini. Sembra passato un secolo da quando duellavano senza esclusione di colpi. Ci sono la responsabile di Azzurro Donna, Mara Carfagna, probabile prossimo ministro, Michela Brambilla, piuttosto defilata, c'è la giovanissima Giulia Adamoli di 25 anni, che rossa in viso confessa: «Ho stretto la mano a Berlusconi e questo mi ha riempito la giornata. Sono emozionata per la mia candidatura». C'è Paola Pelino protagonista di un duetto col Cavaliere che prima di entrare in auto le chiede «di coccolarlo con i suoi confetti». Ai candidati è stato consegnato un kit con l'indispensabile per la campagna elettorale: magliette, bandiere, volantini, la Carta dei Valori (ovvero tutti i pilastri tematici del Pdl, dalla famiglia alle pari opportunità, alla sicurezza) e infine alcuni spunti per i candidati alle prime armi. In un fascicolo sono elencati venti argomenti «per convincere a votare Pdl». Si va da «Veltroni è come Stalin: nasconde Prodi nell'armadio» al «programma del Pd è carta straccia»; alla «disastrosa eredità di Prodi». Berlusconi parlando ai candidati ha consigliato anche di rivolgere agli elettori questa domanda: «Stavate meglio due anni fa oppure oggi?». E per svolgere un'azione capillare sul territorio verrà istituito un ufficio di coordinamento che suddividerà le regioni in tante aree quante sono i candidati. I futuri parlamentari dovranno presidiare la zona a loro assegnata.

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