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La comunità ebraica insorge e Ruben telefona a Fini: smentisci

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Durissimol'ex deportato di Auschwitz, Piero Terracina che legge in queste parole «la vera anima della destra italiana» e la dimostrazione che «il fascismo non è morto ed è massicciamente presente in una delle maggiori formazioni politiche italiane». Il clima diventa talmente teso che Alessandro Ruben, presidente dell'Anti Defamation League, anche lui candidato nelle liste del Pdl, ha chiamato Fini per chiedergli di intervenire e prendere le distanze dal neo candidato. Gianfranco Fini prima rivela di essere estraneo alla scelta di candidarlo, scaricando di fatto ogni responsabilità su Berlusconi, quindi invita l'imprenditore, ex re delle acque minerali a ritirarsi. «Se Ciarrapico è davvero un fascista convinto - osserva nel pomeriggio in un gazebo a Piazza del Popolo - si dovrebbe ritirare dalla competizione elettorale perchè fu Mussolini a giudicare le elezioni dei ludi cartacei». Veltroni ha detto di aver letto l'intervista in cui Ciarrapico rivendica il legame con il Fascismo. «Spero che la candidatura di Ciarrapico nel Pdl non sia una cosa seria. È assolutamente intollerabile che ci sia chi fa riferimento ad un'eredità storica che ha prodotto una cosa disumana e intollerabile come le leggi razziali». Per questo veltroni ha detto di essere certo che «una persona che ha fatto una intervista del genere» non potrà essere nelle liste del Pdl.

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