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Visco: «C'è un tesoretto di 10,7 miliardi»

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A tracciare il quadro è il viceministro delle Finanze Vincenzo Visco che offre un primo panorama dell'anno trascorso. L'accelerazione ha consentito la tenuta dei conti pubblici - dice Visco replicando ai timori arrivati dalla Bce - e lo stesso potrebbe fare l'anno prossimo. Questo anche perché sul fronte della lotta all'evasione (20 miliardi recuperati tra il 2006 e il 2007) c'è ancora «moltissimo da fare - spiega Visco - e sarà fatto anche perché entreranno in vigore molti dei provvedimenti che abbiamo varato con l'ultima Finanziaria come, ad esempio, un grosso programma di rafforzamento dell'Agenzia delle Entrate». Visco rigetta inoltre l'ipotesi che l'aumento del gettito dipenda da un'inasprimento della pressione fiscale. E rinvia anche al mittente l'accusa di aver inciso negativamente sulla spesa: «nel 2007 per la prima volta c'è stato un rallentamento della spesa primaria. Risparmiare sulla spesa è prioritario ma bisogna volerlo fare mentre quando governava Berlusconi la spesa è aumentata del 2,5%». In sintesi le entrate tributarie sono aumentate del 6%, l'extragettito a fine anno si è attestato a 10,7 miliardi e le entrate dello Stato sono aumentate del 27,2 per cento. La crescita delle entrate lorde del Paese dipende per 14,9 miliardi dalla crescita dell'economia e per 3 miliardi dalle manovre tributarie permanenti. Altri 9,3 miliardi arrivano da interventi antievasione della Finanziaria 2007 e 5,4 miliardi dal miglioramento della tax compliance. Ma tra il 2006 e il 2007 l'accanita lotta all'evasione ha prodotto un gettito aggiuntivo e strutturale di oltre 20 miliardi di euro.

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