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Delusi dalla politica, voto all'asta sul web

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Elezioni

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 Ecosì le offerte piovono da tutta Italia, dal Sud al Nord. Sul più noto sito di e-commerce del Web (E-Bay) la protesta dell'antipolitica indossa le vesti dell'ironia e sono molti a mettere in vendita il proprio voto per le prossime elezioni politiche. La legge vieta la «cessione» della propria preferenza nell'urna elettorale, ma con l'avvicinarsi della consultazione del 13 e 14 aprile gli annunci si moltiplicano. Il prezzo di partenza, il più delle volte, è puramente simbolico: 99 centesimi. Ma c'è anche chi, come un utente di Legnano, «Venom» il suo nickname, chiede un minimo di 10 euro: «Non avendo la possibilità di scegliere nessuno che mi rappresenti davvero - spiega - ho deciso di cedere il mio voto alla Camera, nella circoscrizione Lombardia 1, al miglior offerente». E sembra fare sul serio: «All'acquirente - aggiunge - verrà fornita una prova fotografica con data e ora». Da Valenza arriva l'inserzione di «Newechoes». L'offerta di base è di un euro e 55 centesimi: «Un piccolo impegno per un grande investimento - sottolinea l'inserzionista - Se ti aggiudicherai l'asta potrai finalmente conquistare quell'autorevolezza giustamente meritata dalla tua persona e/o dare una svolta alla tua vita, senza alcun obbligo di futura riconoscenza». Graffiante anche l'annuncio del torinese «Barsport2000»: «Vendo il mio voto per le elezioni del 13 e 14 aprile. Chi vince l'asta ha diritto a un omaggio che consiste in una fetta di mortadella o di prosciutto, a scelta». E c'è anche chi già gli ha risposto: «Valollo», offrendo 1 euro e 50 centesimi e «Cinisellorv», che ha alzato l'offerta fino a 2 euro. Molto completa e dettagliata, con tanto di cartello Vendesi, l'offerta di Roberto da Milano, che fornisce a chi fosse interessato persino recapito telefonico e indirizzo di posta elettronica. «Cittadino italiano deluso e schifato dalla politica - si legge nell'inserzione - vende proprio voto elettorale per le politiche dell'aprile 2008. Usato da 19 anni sempre con coscienza e coerenza. Astenersi perditempo». Un solo euro l'offerta di partenza. Da Cercola, in provincia di Napoli, arriva l'inserzione di «Sweet.dreams.gadgets», che rivela nome e cognome: Gianluca Manzieri. Per un solo centesimo si può acquistare, simbolicamente, il suo voto: «Vendo il mio voto a chiunque, di centrodestra o di centrosinistra, prima delle elezioni risolva definitivamente il problema dell'immondizia», chiede però in cambio. La proposta di «Xsniveral» viene da Mantova: il suo voto per un misero centesimo: «Non riconoscendomi nella politica italiana nè di destra né di sinistra né di centro, vendo il mio voto al miglior offerente». Infine, c'è anche chi, come «Dolange», di Casalecchio di Reno, per un euro mette all'asta la maglietta con cui andrà a votare: «Compratela e in cambio vi regalerò il mio voto». E chi, «Marcobonanno» di Alessandria, offre la matita con cui nell'urna apporrà la croce sul contrassegno del partito scelto: «Io del mio voto - si sfoga - non me ne faccio più nulla».

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