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Un sms agita i catto-dem

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Ebasta guardare la platea del centro congressi di Montecitorio per accorgersi che, se non sono venuti tutti, poco ci manca. Dopotutto è tempo di candidature. Così meglio farsi vedere. C'è addirittura Nuccio Cusumano, ex Udeur, oggi a bordo del pullman veltroniano. Rosy Bindi, che non ha problemi di posto sicuro e forse ha fiutato l'inganno, ha preferito astenersi rimediando un'affettuosa battuta di Fioroni: «Se fossi stato come Sarkozy, le avrei scritto un messaggio: "Se torni annullo tutto"». Di sms in sms. A metà dell'incontro la nutrita pattuglia di senatori catto-dem è costretta a correre via. Manifestazione polemica? Neanche per sogno. A Palazzo Madama si vota il milleproroghe e bisogna andare lavorare. «Se no che succede - ironizzano in prima fila -, andiamo sotto e cade il governo?» Niente paura, torneranno tutti giusto in tempo per ascoltare «l'omelia» del segretario che, già che c'è, benedice altre due candidature. Rigorosamente cattoliche. Si tratta del filosofo Mauro Ceruti e del giornalista Andrea Sarubbi volto noto tra il pubblico cattolico (conduce ogni domenica la trasmissione A sua immagine su Raiuno). Due arrivano, uno se ne va (il fondatore della comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi che conferma che non scenderà in campo ndr), altri potrebbero arrivare. Qua e là, in sala, ecco spuntare volti noti dell'associazionismo cattolico. Dal presidente delle Acli Andrea Olivero al segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Chissà che non sbuchi un posto anche per loro. Nel frattempo dovranno accontentarsi delle parole di Franco Marini che, lasciando la sala, commenta: «Veltroni mi ha convinto, ma chi ha fede deve fare anche battaglie di principio». E per fare le battaglie servono uomini. N. I.

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