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Propone di non fermarsi agli straordinari. Ma di detassare ...

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Fa autocritica su Prodi e sulla candidatura di Caruso nel Prc e ammette di vedere il futuro (politico) come una traversata nel deserto. Un Fausto Bertinotti a tutto campo quello ospitato da Mentana a «Matrix». A chi propone di detassare gli straordinari, il candidato premier Arcobaleno replica che, in quel caso, «si deve detassare tutta la retribuzione». E riguardo sempre al tema dei salari, sottolinea: «Abbiamo fatto quasi da soli la battaglia sulla terza settimana ed ora è acclarato che si tratta di una questione fondamentale ma non vedo messe in campo risposte programmatiche in grado di far fronte a questa questione che è di carattere strutturale». Bertinotti si è soffermato anche sulle recenti polemiche che hanno provocato le dichiarazioni della candidata governatrice in Sicilia per il Pd: «Credo che Veltroni dovrebbe dar conto di quanto detto dalla senatrice Finocchiaro. Dovrebbe dire si è sbagliata, io non la penso così», ha sostenuto. E il Pd è finito subito nel suo mirino: non c'è nulla di veramente nuovo nella sua proposta, perchè si parte sempre dallo schema del sistema capitalistico riproponendo idee già avanzate nel passato da Blair o da Schroeder. «Blair - ha osservato - diceva le cose che ora dice Veltroni, e anche Schroeder, che ha perso: queste novità sono sempre quelle. La premessa - ha spiegato Bertinotti - è la stessa delle destre: è il mercato bellezza! Tuttavia si dice anche che ci sono delle ingiustizie intollerabili». Quindi, esemplifica Bertinotti, «c'è la precarietà che è un male ma la flessibilità te la devi beccare...». La Sinistra Arcobaleno, invece, parte dal concetto che «è il modello economico-sociale che crea ingiustizia e quindi bisogna cambiarlo». Quindi l'autocritica. Su Caruso: «Dal punto di vista dell'opportunità non è stata una mossa felice ma abbiamo rappresentato un modo di essere e un mondo. E rivendico quella scelta di apertura». E sul Professore: da parte di Prodi c'è stato un deficit di «leadership di carattere più marcatamente politico» a fronte di «una prevalenza dell'amministrazione». Infine, una battuta sul futuro della sinistra in Italia: «Avremmo potuto ricostruire la sinistra nel momento dello scioglimento del Partito Comunista Italiano - ha osservato Bertinotti - ma invece è passato un lungo ciclo. Bisogna ricominciare. "Traversata del deserto" è un pò impegnativo ma non lo disdegnerei».

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