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De Mita: "Io insultato, me ne vado"

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CosìCiriaco De Mita uscendo dall'ex sede della Margherita, dove è in corso il coordinamento del Partito democratico. «Nell'applicazione dello statuto - ha detto De Mita prendendo la parola all'inizio della direzione del Pd - sono vittima dell'età». E ha rincarato la dose, riguardo all'esclusione della sua candidatura: «Non sarò con voi ma contro di voi». È deluso e irritato De Mita ma non si sente sconfitto: «Ho sempre pensato - ha spiegato ai giornalisti - di concorrere alla costruzione di un soggetto politico nuovo, democratico. Siamo in presenza invece di un partito che fonda la propria prospettiva più sulla speranza che sull'interpretazione della realtà. La politica invece è la narrazione delle vicende e, attraverso questa, la ricerca delle soluzioni». Il regolamento sui criteri delle candidature stabilisce che non potranno ripresentarsi quanti hanno già svolto tre mandati parlamentari, regolamento che De Mita ha definito «un insulto». E a chi gli chiede se la sua protesta può essere letta come un addio alla politica, ha risposto: «No, mai, il mio è un addio solo al Pd». De Mita ha inoltre sottolineato che comunque non farà una sua lista e ha escluso un avvicinamento alla Rosa bianca, ipotesi questa circolata nei giorni scorsi. «Mi intriga molto una frase del poeta spagnolo Machado 'quando morirò seppellitemi con la mia chitarrà, ebbene quando morirò - ha concluso De Mita - farò il mio ultimo discorso elettorale».

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