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Il segretario ci ripensa Le primarie non si fanno

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Eppure Walter Veltroni aveva promesso di farle, e ora la promessa potrebbe rimanere carta morta. Ieri, in serata, è arrivato anche un chiarimento di Anna Finocchiaro dopo una giornata di confusione. «Non ci saranno primarie ma una consultazione» tra gli elettori, ha spiegato Finocchiaro. In realtà dalla riunione di ieri mattina nel loft del partito sembrava vincere l'ipotesi «primariette», come ha spiegato il responsabile dell'organizzazione del partito Andrea Orlando. I candidati del Pd saranno scelti attraverso delle piccole primarie, hanno fatto sapere da piazza Sant'Anastasia, in cui verranno chiamati a decidere tutti gli iscritti o forse tutti i 3 milioni e mezzo di cittadini che hanno partecipato alle primarie del 14 ottobre. Orlando, poi, ha ripiegato spiegando che il voto non servirà a definire delle liste vere, ma una «rosa di candidati». Infine le parole di Finocchiaro e la precisazione del partito. Sembra anche che la data possa essere il 2 di marzo. Ciò che è certo è che la prima promessa di Walter, le primaria, è già rimasta solo una promessa.

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