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Sul blog la lista nera degli ebrei

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Giorno della Memoria

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Divisi per categorie indicati al pubblico ludibrio perchè hanno il «cognome alieno». A meno di un mese dal Giorno della Memoria, l'orrore degli elenchi infami si ripete. A ospitare la black list un blog di una delle tante piattaforme gratuite di internet. L'autore si firma come «Re» e tre «V» a significare «via, verità e vita» ma la sua tag è simile a quella di un virus: H5N1. Un elenco di 162 nomi sparito dalla Rete ieri mattina dopo le proteste della Comunità ebraica e il pronto intervento della polizia postale. Ma poche ore dopo ricomparso con nuovo url. La maggior parte dei docenti, come spiegava lo stesso fantomatico Re, «appartiene all'Università La Sapienza di Roma, ha un cognome ebraico e sostiene pubblicamente e politicamente Israele». Ma nella lista si trovano insegnanti che esercitano la propria opera in diversi atenei italiani e perfino stranieri. Tra i primi a prendere posizione contro la pubblicazione della lista il rettore dell'ateneo romano, Renato Guarini, che ha parlato di «gravissima iniziativa» e di «inaccettabile atto di intolleranza». «L'antisemitismo e comunque ogni discriminazione razziale e culturale - ha detto il rettore - è completamente in antitesi rispetto ai valori e alla missione della Sapienza Università di Roma». «La reazione non può rimanere limitata ai diretti interessati come singoli e come comunità - ha commentato Riccardo Pacifici, portavoce della comunità ebraica - ma deve riguardare tutta la società. Una volta che si saprà chi sono gli estensori del blog, ci deve essere una risposta generale delle istituzioni, va messo un punto fermo». Pacifici ha espresso la riprovazione della comunità perchè la «black list» è espressione di «un meccanismo reiterato» che si unisce a tentativi di boicottare la collaborazione tra università italiane ed israeliane, tutti aspetti che invitano «ad essere vigili e non abbassare mai la guardia». Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, dal canto suo ha avviato un'immediata verifica tramite la polizia postale. Sulla base dei riscontri, fanno sapere dal Viminale, saranno valutati i provvedimenti necessari. Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni condanna la black list di professori «presunti» ebrei apparsa su un blog: «È un delirio nel delirio». «È difficile valutare se c'è una recrudescenza dell'antisemitismo - ha aggiunto il Rav - ma alcune vicende come le contestazioni per la presenza di Israele alla Fiera del libro o le polemiche sulla nuova preghiera degli ebrei, sono situazioni che hanno fatto venire a galla nei blog delle posizioni antisemite». Preoccupato e indignato Alessandro Ruben dell'Anti Defamation League Italia che si batte contro ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione. «È un fatto molto grave. Sono molto rattristato di quanto emerge - ha spiegato Ruben - Perché? Possibile che passano gli anni e ci troviamo sempre di fronte a questo sistematico antisemitismo: prima per deicidio, per le banche e poi per Israele. Quanto dobbiamo preoccuparci, noi ebrei, per i nostri figli a causa della recrudescenza di tanto antisemitismo?». Le molte parole spese il Giorno della Memoria sembrano svanite in quel blog con le schedature di nazista memoria, quella sì sembra indelebile. Forse non per un giorno ma per qualcosa di più dovremmo sentirci tutti ebrei.

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