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Laura Della Pasqua [email protected] «La sinistra ...

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Mara Carfagna è una dei giovani deputati in ascesa dentro Forza Italia e già le voci la indicano per un posto di rilievo nella prossima (eventuale) squadra di governo del centrodestra. Berlusconi rischia una condanna di sei anni per i presunti fondi neri sui diritti tv di Mediaset proprio in coincidenza con le elezioni. Siamo alle solite? «Non conosco gli atti del processo e non ho competenze specifiche ma è evidente che siamo di fronte al solito attacco a orologeria. Ogni volta che si intravede la possibilità per Berlusconi di andare al governo ecco che ripartono gli attacchi della magistratura. È il sintomo di una democrazia malata e questi conflitti tra poteri colpiscono l'anello più debole del Paese che è il cittadino cercando di condizionare le sue scelte. È successo più di una volta che i processi si sono rivelati inesistenti e più volte Berlusconi è stato assolto per non aver commesso il fatto. Solo la magistratura non risponde degli errori commessi, è una sorta di casta intoccabile. La magistratura non paga mai anche quando condanna persone ingiustamente». La riforma della giustizia sarà quindi una delle priorità del programma di Forza Italia? «Certo. Bisogna rimettere mano alla riforma della giustizia. La magistratura ha un potere enorme e si accanisce contro alcune persone per avere notorietà sui giornali. Va bene l'obbligatorietà della persecuzione dei reati ma guarda caso si perseguono sempre certi tipi di reato e a orologeria. Quello di Berlusconi è un esempio eclatante. Nel momento in cui ha deciso di scendere in campo è diventato bersaglio della magistratura e questo non è degno di una democrazia sana». Questo vuol dire che pensate di limitare il potere della magistratura? «Non sono un'esperta del settore. Bisognerebbe procedere a una separazione delle carriere che non è stato fatto per ovvie resistenze e bisognerebbe che i poteri della magistratura fosse limitati e indirizzati da un organo esterno che non sia il Csm. Occorre un controllo imparziale e maggiore». Ne state già parlando dentro Forza Italia? «Il problema della magistratura è stato sempre pioritario per Forza Italia. Con il caso di Berlusconi abbiamo avvertito fino a che punto può arrivare la magistratura e sicuramente quello della giustizia sarà uno dei punti nell'agenda di governo». Vi occuperete anche di informazione? «C'è una faziosità nell'informazione, non me ne rendevo conto fino a quando non sono scesa in campo. I cittadini credono di vedere una tv imparziale ma in realtà guardano un organo di partito. La televisione pubblica è di una faziosità sconcertante. Il tema dell'informazione sta a cuore a Forza Italia, abbiamo denunciato più volte la faziosità di certe trasmissioni». Quale è la sua ricetta per una televisione imparziale? «Bisognerebbe depoliticizzare la Rai e far fare le nomine da un'Authority super partes. Si potrebbe iniziare con direttive emanate dai direttori di rete per frenare trasmissioni parziali».

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