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Bonanni: «Il governo ha troppe incertezze» Epifani: «Agire subito»

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Il governo deve misurarsi su questo. Ha detto già da tempo che è d'accordo, però vediamo un po' di incertezza sia nei tempi che negli argomenti». Secondo Bonanni, «ci sono troppe cautele da parte di chi gestisce l'economia e le finanze e, da parte del governo, non si può sostenere che c'è un'emergenza salari e poi essere cauti». Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani ha preferito commentare le tesi del Governatore di Bankitalia, Mario Draghi, su sgravi fiscali e spesa pubblica. Ma le sue parole hanno rappresentato un chiaro invito al all'azione al governo. «Il livello di attenzione sulla spesa deve rimanere alto, ma esistono gli spazi per un intervento fiscale sul lavoro dipendente» ha detto Epifani. «Il governatore di Bankitalia - ha osservato il leader Cgil - ha condiviso l'allarme sullo stato dei salari. La stessa Bankitalia ha riconosciuto che se si riducesse di un punto la pressione fiscale sul lavoro dipendente si avrebbe l'effetto di un incremento dello sviluppo e dei consumi e si attiverebbe un circuito virtuoso». Secondo Epifani dunque «è chiaro che deve rimanere alta l'attenzione sul livello della spesa e questo è il compito e il ruolo della Banca d'Italia. Ma è altrettanto vero - ha concluso - che l'evoluzione della spesa nel 2007 appare in linea con l'obiettivo del contenimento. Esistono dunque gli spazi per un intervento fiscale sul lavoro dipendente». A fare da sponda ai sindacati è intervenuto anche il leader del Pd, Walter Veltroni secondo il quale «la sollecitazione dei sindacati sulla questione salariale è giusta» e «i tempi devono essere ragionevoli, non si può aspettare giugno». Veltroni ha ribadito tuttavia di ritenere che la riduzione della pressione fiscale vada accompagnata dall'aumento della produttività. Per l'attuale sindaco di Roma, «la questione salariale è una grande emergenza», da affrontare subito, con interventi «sui salari, da un lato a sostegno dei salari stessi come prevede la Finanziaria, dall'altro l'intervento deve essere ancorato alla produttività».

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