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L'esercito in campo per «liberare» le scuole

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Interverranno, con due ore di preavviso, su richiesta del Prefetto. I sindaci di Caserta e di tre centri del Napoletano, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Volla avevano annunciato che i battenti degli istituti scolastici sarebbero rimasti sbarrati. E il capo dello Stato è tornato a invocare la soluzione della «tragedia rifiuti». Gli ha indirettamente replicato il premier che, dopo una notte tranquilla al presidio dei manifestanti anti-discarica di Pianura e l'incendio doloso di un'elementare, ha ribadito che i bambini non dovevano perdere le lezioni: «Se stanno a casa non vanno né in Val d'Aosta né sulle Dolomiti, ma rimangono nelle zone con lo stesso inquinamento». E ha aggiunto: «Mi sono indignato quando è stato deciso di chiudere le scuole. Sul problema rifiuti mi sono preso la responsabilità e vado fino in fondo. Ho dato disposizione al ministro dell'Istruzione perché le scuole vengano immediatamente riaperte». Prodi ha detto anche di aver lavorato in mattinata con il ministro dell'Interno Giuliano Amato «per affrettare tutte le decisioni di emergenza e per preparare le riunioni dei primi giorni della prossima settimana in cui definiremo una strategia di lungo periodo per i problemi dei rifiuti a Napoli». Oggi il Prof incontrerà i funzionari dirigenti e il ministro dell'Ambiente. Martedì è in programma una riunione con i ministri dell'Interno, dell'Ambiente e della Difesa. La «disposizione» di Prodi è stata raccolta da Giuseppe Fioroni. I ragazzi torneranno regolarmente a scuola, l'emergenza rifiuti non avrà conseguenze per la regolare ripresa delle lezioni, ha assicurato il ministro dell'Istruzione. «La scuola - ha spiegato Fioroni - è un bene primario e i ragazzi non possono esserne privati ed è soprattutto di fronte ad emergenze come quella che sta investendo la Campania che bisogna garantire servizi e i beni fondamentali». Una decisione non condivisa da molti napoletani. «Dite al presidente Prodi di fare il Consiglio dei ministri in una delle nostre scuole qui a Pianura, tanto i nostri figli non entreranno in classe», affermano alcune mamme del quartiere nel quale dovrebbe riaprire la discarica di contarda Pisani. «I nostri figli domani saranno con noi a presidiare la discarica di Contrada Pisani. Non è da Paese civile mandare i bambini a scuola con l'immondizia che invade i cortili», hanno concluso i genitori impegnati ieri in una manifestazione pacifica. Oltre mille persone, tra i quali anche alcuni sacerdoti, hanno sfilato in corteo da via Montagna Spaccata, nel quartiere Pianura, verso la discarica. Accolta dagli applausi una delegazione del confinante comune di Quarto, con in testa il sindaco Sauro Secone. Tra i manifestanti diversi consiglieri municipali e i consiglieri comunali della Municipalità di Pianura, oltre al coordinatore delle associazioni Antiracket di Napoli, Luigi Cuomo. In testa al corteo uno striscione con la scritta: «No alla discarica, senza se, e senza ma».

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