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Berlusconi non se l'aspettava «Mistifica la realtà»

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Non è stato così, deve aver immaginato il Cavaliere. Quando ha letto l'intervista di Fini su Libero è rimasto impressionato. E non tanto per il merito delle cose dette dal leader di An, visto che in gran parte si tratta di concetti già espressi in queste settimane. Quanto per gli accenti, le frasi astiose, le battute odiose. Tanto che Berlusconi ormai pensa che non si tratti più di qualcosa di personale bensì di un attacco politico dalle ragioni profonde. Così il mattino lo dedica al Milan, a metà pomeriggio affida la sua replica a un comunicato di Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto: «Gianfranco Fini mistifica la realtà, sia per ciò che riguarda il passato, sia per ciò che riguarda il presente». Coordinatore e vice di Forza Italia aggiungono: «Il 16 novembre, Fini ha proposto di aprire un confronto con Veltroni. Non si capisce perché se lo propone lui è un atto di responsabilità e se lo propone il leader del partito di maggioranza relativa è invece una scorrettezza nei confronti degli altri partiti del centrodestra». Lunga è poi la lista di errori che, secondo Forza Italia, il presidente di An avrebbe fatto commettere alla Casa delle Libertà. In serata lo stesso Berlusconi, intervenuto alla trasmissione Controcampo per celebrare la vittoria del Milan in coppa Intercontinentale, evita la polemica diretta ma si lascia andare. Gli chiedono come mai non è andato in Giappone a seguire la finale della sua squadra e lui si gonfia il petto e spiega: «Dovevo restare qua perché siamo in un momento cruciale della nostra democrazia e del nostro Paese». «Abbiamo iniziato - spiega poi - una grande avventura rivoluzionaria per far sì che tutti gli italiani, che non si riconoscono nella sinistra e nei suoi dogmi, si ritrovino in un unico grande, grande partito dei liberali e dei moderati per potere tutti insieme cambiare l'Italia». Il clima all'interno della ex Cdl torna ad essere rovente. Martedì in Senato si discuterà nuovamente a di legge elettorale. Nell'ultimo confronto An, Lega e Udc dovettero fare i conti con gli stop di Forza Italia. Le posizioni sembrano destinate a non mutare.

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