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Laura Della Pasqua l.dellapasquailtempo.it Una Finanziaria ...

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Ieri ha avuto il via libera dalla Camera con 296 voti favorevoli, 92 voti contrari e un astenuto (Stefano Pedica dell'Idv si è astenuto in dissenso dal suo gruppo per protestare sul sistema di funzionamento della class action che è una «legge monca») ma soprattutto con il plauso della sinistra estrema. Nella comunicazione del risultato della votazione il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha commesso un errore dicendo che i voti favorevoli erano stati 206. La cifra esatta però è emersa dai tabulati dell'assemblea. Pino Sgobio, capogruppo del Pdci, si dice soddisfatto: «È una discreta Finanziaria che segna un cambiamento di passo anche se avremmo preferito una maggiore consistenza sul piano sociale. La prossima dovrà esserlo in modo più deciso». Sulla stessa linea il capogruppo dei Verdi a Montecitorio Bonelli: «È la Finanziaria più ecologista di sempre. Sono stati accolti decine di emendamenti dei Verdi». La Manovra che approda a Palazzo Madama è composta di tre maxi-articoli su cui sono state votate altrettante fiducie. Il testo uscito da palazzo Chigi era composto di 97 articoli, quello del Senato di 151 che sono saliti a 213 dopo il passaggio in commissione. La Finanziaria è passata dai poco più di 10 miliardi di Palazzo Chigi ai 16 miliardi circa dopo i tre maxi-emendamenti che compongono i 1.201 commi del testo finale. Numerose le novità dagli sconti su Ici e affitti agli aiuti per chi non riesce a pagare il mutuo sulla prima casa, dal bonus di 1.200 euro per le famiglie numerose, al tetto agli stipendi dei manager pubblici. E ancora, dall'introduzione in Italia della class action (sarà il tribunale a decidere le associazioni o i comitati ammissibili) all'arrivo di Mister Prezzi, fino alle misure contro il caro-benzina (le accise saranno sterilizzate se il prezzo del greggio salirà oltre il 2%) e il taglio ai costi della politica (i ministeri saranno ridotti a 12 ma a partire dalla prossima legislatura e 60 saranno i membri del governo). Molte le novità anche in campo fiscale. Ires e Irap cambiano volto: calano le aliquote e arrivano nuove regole. I lavoratori dipendenti potranno sperare in un calo delle tasse a partire dal prossimo anno. Inoltre sarà ridotto il prelievo fiscale sul Tfr e gli arretrati, ma solo per quelli erogati dopo aprile 2008. Le nuove aliquote saranno definite da un decreto ministero dell'Economia che sarà emanato entro il 31 marzo 2008.

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