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Tir contro il governo Ferma mezza Italia

Traforo del Frejus

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[...] il caro-gasolio, scattata alla mezzanotte di ieri, ha fatto registrare una massiccia adesione mandando in tilt, in poche ore, la Penisola «su quattroruote». Code chilometriche, blocchi stradali, disagi alla circolazione in prossimità delle grandi città e dei porti: da Milano a Firenze, da Ventimiglia a Mestre, i presidi dei camionisti hanno provocato file interminabili. Intorno alla Capitale la situazione più critica. Per buona parte della giornata la diramazione di Roma Nord è rimasta chiusa e il traffico dirottato sulla bretella verso l'A24, dove si sono formati 17 chilometri di coda. E ancora al sud, ai caselli in uscita da Napoli e sulla Salerno-Reggio Calabria. Al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, che ha definito lo sciopero «inopportuno», non è bastato convocare per oggi i sindacati a Palazzo Chigi ed elencare le promesse del governo per scongiurare il fermo dei Tir. «Troppo tardi», gli hanno risposto compatti i rappresentanti dei lavoratori, per i quali l'esasperazione della categoria ha raggiunto il limite. L'adesione al fermo degli autotrasportatori «è stata del 90 per cento - afferma Paolo Uggè, presidente della Fai-Contrasporto - ed è il risultato della colpevole disattenzione di questo governo». L'emergenza-trasporti rischia ora di ripercuotersi anche sui consumatori. Complice il ponte dell'Immacolata, molti distributori di benzina sulla rete autostradale sono già rimasti a secco. L'allarme riguarda anche frutta e verdura e gli altri generi alimentari deperibili. Già ieri, nei supermercati delle grandi città, i banchi dell'ortofrutta di mercati e centri commerciali erano semivuoti. «Una situazione che rischia di mandare in fumo migliaia di tonnellate di merci per svariati milioni di euro», fa i conti la Coldiretti. I camionisti sono intenzionati ad andare avanti, nonostante il monito del Garante degli scioperi, Antonio Martino, che ha invitato a «rispettare il codice di autoregolamentazione» e ha preannunciato sanzioni per chi continuerà a bloccare le arterie stradali. I sindacati, pur confermando il fermo nazionale, si sono comunque detti «disponibili a partecipare all'incontro» a Palazzo Chigi, dal quale in serata è arrivato un invito a evitare «eccessi non adeguati al clima di dialogo». «Le parole del ministro - attacca Pasquale Russo di Conftrasporto - rafforzano l'idea che il governo non comprende la crisi in cui versa il comparto». All'origine dello sciopero, spiegano le associazioni dell'autotrasporto, c'è infatti la mancata attuazione degli impegni assunti dal governo nel febbraio scorso e l'assenza di risorse in Finanziaria per evitare che il settore continui a perdere competitività nei confronti dei concorrenti europei.

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