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Fabrizio dell'Orefice [email protected] Quella ...

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Uno sforzo? Quale sforzo? «Quello di riflettere un attimo sulla proposta di Berlusconi. E cioè creare la sezione italiana del Ppe». D'accordo, per come la proposta è stata fatta gli alleati hanno però finito con l'insospettirsi. «E sbagliano. Guardi, ho sentito tante volte Berlusconi parlare in privato del nuovo partito e ho sempre sentito ripetere che era un "progetto per", mai un "progetto contro" qualcuno, tanto meno gli alleati». Però sono settimane che ripete che gli alleati lo hanno fatto perdere, sono la vecchia politica... «Sono battute in risposta ad altre che gli piovono addosso. Adesso, mi permetto di fare un'osservazione. Smettiamola con il rincorrerci in questo gioco di botta e risposta. Voglio fare un invito agli alleati». Quale, onorevole? «Guardate la proposta di Berlusconi nel merito. Nel merito, dico. Lasciamo da parte tutte le incomprensioni di queste settimane e ragioniamo sulle cose concrete». E quali sono queste cose concrete? «La proposta di Berlusconi è aperta. Valutatela con calma, via tutte le schermaglie di queste settimane. Poi ognuno sceglierà. Ovviamente An e Udc potranno dire di no. Ma almeno dopo averlo fatto con ponderatezza e senza il clima surriscaldato di questi ultimi giorni». Fini però sospetta l'inciucio Berlusconi-Veltroni e che questo serva ad escluderlo. È così? «Ma per carità. Mi sembra giusto che si apra una nuova fase di dialogo tra maggioranza e opposizione. Non c'è alcun inciucio, c'è il senso di responsabilità che spinge i due rappresentanti dei due principali partiti a parlarsi per stabilire le regole del gioco». Ma sarà un accordo ad escludere i piccoli? «Non credo si voglia escludere nessuno. Perché chiunque si rende conto che un partito che vale il 30% non è la stessa cosa di uno che ha il 5%. Scusi eh, ma questa è matematica prima ancora che politica». Tuttavia Berlusconi è sembrato voler annettere gli alleati. Smembrare An e Udc e poi espugnarli. «Non è così, non c'è nessuna annessione. Non ho mai sentito parlare di annessioni o roba del genere. C'è da parte dell'elettorato una richiesta forte di cambiamento. Cambiamento non solo nei confronti di Prodi, ma anche del centrodestra. Il nostro popolo ci chiede unità e questo mi sembra un dato chiaro a tutti. Berlusconi ha provato a dare una risposta. Se ci sono altre proposte, si facciano avanti».

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