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E a Roma vota un sosia del Cav

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E uno dei due Berlusconi non era Berlusconi. Che è successo? È successo che nello stesso momento in cui il Cavaliere visitava i gazebo di Palermo e Bari, i militanti azzurri di Roma sono ricorsi a un suo sosia, che ha scelto il «seggio» di Piazza San Lorenzo in Lucina, a due passi da Montecitorio. Poco dopo il «capo» ha infilato la sua scheda nell'urna il vice coordinatore nazionale Fabrizio Cicchitto, accompagnato da alcuni parlamentari tra cui Simone Baldelli, Jole Santelli, Fiorella Ceccacci Rubino e Elisabetta Gardini. Tra loro il nome per il partito che prevale è quello di «Popolo delle Libertà». Davanti al gazebo si sono alternati uno dopo l'altro i votanti. E c'è stato anche uno scambio di battite divertente con i deputati presenti. A loro si è rivolto un anziano elettore: «Speriamo bene - ha detto - Due settimane fa abbiamo firmato per la caduta di Prodi e abbiamo visto com'è andata a finire».

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