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Petruccioli, la Rai e la Ciociara...

Claudio Petruccioli

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[...] davanti ai lavoratori della radiotelevisione pubblica riuniti in assemblea, è di quelli forti e chiude una giornata in cui le novità sono tutte nel segno dell'immobilismo per l'azienda. Slitta infatti al 4 dicembre la pronuncia del Consiglio di stato sulla richiesta di sospensiva avanzata dal ministero del Tesoro sul ricorso di Angelo Maria Petroni accolto dal Tar del Lazio. Di conseguenza viene rinviato a data da destinarsi il Cda che era stato fissato per giovedì con una doppia convocazione - per Petroni e il suo successore Fabiano Fabiani - nell'incertezza su quella che sarebbe stata la pronuncia. «Su decisioni di questo tipo, possiamo solo auspicare che i tempi siano rapidi; per il resto dobbiamo prenderne atto. È quanto facciamo», commenta Petruccioli che nel pomeriggio parla ai lavoratori dell'azienda senza peli sulla lingua. «La Rai, da sempre è stata oggetto di molestie; qualche volta è stata anche violentata, in modo brutale - ha detto il presidente - e non da uno solo. Come la Ciociara, si è rimessa in piedi e ha continuato a camminare. Capita, purtroppo, che per benpensanti, per brave persone di buoni sentimenti, quella che ha subito violenza, proprio perché l'ha subita, è una puttana e va trattata come tale. È una ignominia alla quale mi ribello con tutta la forza di cui sono capace». Parole contestate dalla verde Tana De Zulueta e da Giampiero Catone della Dc per le autonomie, che lo accusano di volgarità. Ma l'appello all'orgoglio di Petruccioli è in un lungo intervento in cui il presidente chiede anche alla politica di sanare l'instabilità dell'azienda spiegando che le soluzioni ci sono e a portata di mano: «Dato che l'immobilismo è sicuramente catastrofico, come tutti vedono, forse è la volta buona. Speriamolo». Quello che è chiaro per Petruccioli è che «il servizio pubblico radiotelevisivo non può essere appannaggio della maggioranza che governa». Ma la fine dell'instabilità è invocata anche dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni: «È una questione nella quale il governo non può che attendere le decisioni della magistratura amministrativa», dice a proposito dello slittamento della decisione del Consiglio di Stato. «Certo l'instabilità è una malattia che va risolta con rimedi più profondi, affrontando ad esempio i temi che sono contenuti nei ddl all'attenzione del Parlamento», aggiunge. Oggi il dg Claudio Cappon sarà invece in Vigilanza Rai per il seguito dell'audizione dedicata al Piano industriale, tanto richiesto anche dalla politica ma ora fermo sul tavolo nel più generale immobilismo di Viale Mazzini.

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