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Mara: «Non possiamo dividerci»

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Con lei ci sono altre due esponenti di FI, l'ex ministro Stefania Prestigiacomo e la responsabile donne del Lazio Gloria Porcella. «Eravamo qui in sordina, mescolate alle altre donne e senza alcun segno di riconoscimento partitico. Il nostro obiettivo era solo di esserci, perché è un tema che ci tocca da vicino, non volevamo mettere un cappello politico alla manifestazione. Invece appena ci hanno riconosciuto sono partiti fischi, urla, insulti», dice la Carfagna mentre abbandona il corteo coperta dalle grida: «Non vi vogliamo qui», «Non vogliamo i fascisti», «Fuori di qui». Attorno a lei e alla Prestigiacomo si riunisce un capannello di donne, qualcuna le strattona e con spinte sulle spalle le spinge fuori dal corteo. «Violenza in una manifestazione contro la violenza, è assurdo» commenta Mara Carfagna e rilancia: «Sono amareggiata perché su questi argomenti le donne non dovrebbero dividersi. La violenza alle donne è un fenomeno che si sta allargando in modo preoccupante. In Parlamento è fermo da un anno un disegno di legge ma non c'è intenzione di portarlo avanti». L.D.P.

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