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FI: «Sbagliate le previsioni dei costi del welfare»

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L'articolodella maggioranza è passato senza dibattito, e la dotazione del fondo è di 1.548 milioni per il 2008, 1.520 per il 2009, 3.048 per il 2010 e 2011, e 1.898 dal 2012. «Padoa-Schioppa fa i conti con la politica, noi con i numeri, e i suoi calcoli non tornano». L'economista Giuliano Cazzola, presidente del comitato scientifico di «Giovane Italia», non ha dubbi e nel presentare un dossier, curato per l'associazione e per la Fondazione Craxi, lancia un allarme sugli effetti che potrebbe avere sull'economia italiana l'entrata in vigore della riforma pensionistica targata centrosinistra. «Si tratta - spiega il vice coordinatore azzurro Fabrizio Cicchitto - di un dossier sulla contro-riforma pensionistica che ha messo in campo il governo Prodi» e che, secondo un altro azzurro, Maurizio Sacconi, potrebbe essere inserita in Finanziaria. Per questo gli azzurri hanno scritto alle istituzioni della Commissione europea, al Fondo monetario internazionale e all'Ocse segnalando che, a loro avviso, le previsioni di spesa del Tesoro sul welfare sono sbagliate. «Secondo Padoa Schioppa - spiega Cazzola - ci sarà una maggiore spesa pensionistica di 10 miliardi di euro in un decennio, una cifra che, a mio avviso, è fortemente sottostimata sia sul versante dell'incremento delle uscite, sia su quello delle maggiori entrate compensative». Secondo l'economista la riforma della previdenza dovrebbe invece costare intorno ai 23 miliardi. «Sono queste preoccupazioni - scrivono gli azzurri nella lettera - che intendiamo sottoporre alla vostra attenzione». Un monito, sottolinea anche l'azzurra Stefania Craxi, rivolto alle organizzazioni internazionali ma anche «a quanti nel centrosinistra sono sensibili su questi temi». Non a caso, probabilmente, gli azzurri sottolineano che il disegno di legge di fatto «nega profondamente la riforma Dini».

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