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Anche ai manager pubblici il taglio viene diluito

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Levotazioni della Finanziaria sono continuate a ritmo serrato con l'obiettivo di concludere i lavori in Senato per domani in nottata.La maggioranza ieri ha affrontato alcune questioni rimaste aperte. Si tratta del tetto agli stipendi dei manager pubblici e della stabilizzazione dei precari. Sui manager è stata trovata una soluzione di compromesso. La busta paga dei manager della pubblica amministrazione non potrà superare quella del primo presidente di Cassazione (270 mila euro) ma il ridimensionamento sarà graduale. Chi ora guadagna di più vedrà ridursi in quattro anni lo stipendio con un taglio del 25% l'anno dello scarto tra la retribuzione attuale e il tetto. Ma questo percorso soft contiene delle deroghe. Sono esclusi i contratti per gli artisti della Rai, i dirigenti delle Authority (compresa la Banca d'Italia) e 25 manager scelti dal governo. Per la stabilizzazione dei precari è stato stabilito che dovrà avvenire «attraverso procedure selettive di tipo concorsuale», escludendo quindi «gli amici degli amici», ovvero quelli che sono stati assunti a chiamata diretta. Si prevede la regolarizzazione dei contratti a tempo determinato più recenti (una sorta di proroga delle norme sui precari della Finanziaria dello scorso anno che include coloro che raggiungono i tre anni di anzianità entro il 28 settembre 2007). Ai co.co.co e ai co.co.pro viene riconosciuto un punteggio maggiore nei concorsi. Le votazioni ieri sono andate avanti senza scossoni e l'Unione ha potuto contare su 5-6 voti di scarto. La prospettiva del ricorso alal fiducia sembra essersi allontanata definitivamente. In Aula erano presenti tre senatori a vita, Rita levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro e Emilio Colombo. È stato approvato quasi all'unanimità lo stanziamento di 20 milioni di euro aggiuntivi per le forze di Polizia: 10 milioni per automezzi e aeromobili e 10 per gli straordinari. Era un emendamento bipartisan a firma del senatore Nello Formisano dell'Idv a cui hanno aggiunto la firma Francesco Storace de La Destra e Sergio De Gregorio degli Italiani nel mondo. Via libera anche a una serie di misure per potenziare l'ordine pubblico e la sicurezza. In particolare, si prevede l'istituzione di un Fondo con uno stanziamento di 100 milioni di euro. Un brivido c'è stato durante la votazione di un emendamento presentato da Paolo Franco della Lega che non è passato per soli due voti di scarto: Claudio Molinari delle Autonomie ha votato con la Cdl e Roberto Manzione (Ud) si è astenuto. La norma prevedeva «una speciale elargizione di 100 mila euro per le famiglie dei sindaci deceduti per azioni criminose nell'esercizio delle proprie funzioni». Novità di rilievo anche sul fronte energia. Palazzo Madama ha dato l'ok alla riforma del sistema di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Passato l'emendamento che istituisce un Osservatorio del ministero delle Politiche agricole con il compito di verificare la trasparenza dei prezzi dei prodotti alimentari. Un altro momento di tensione si è avuto quando è stata respinta la proposta del senatore «dissidente» della sinistra, Franco Turigliatto di tagliare i fondi per il progetto Eurofighter, il caccia europeo al quale contribuisce l'Italia. L'emendamento è stato respinto grazie al voto contrario e compatto della Cdl mentre la maggioranza si è spaccata. Oltre a Turigliatto e Rossi, i due senatori «dissidenti», hanno votato a favore anche Rifondazione e altri senatori della maggioranza. E nelle pieghe della Finanziaria rispunta ed è stato approvato lo stanziamento di 50 milioni per la ricostruzione dell'area del Belice. Sono passati 40 anni dal terremoto che colpì quella zona.

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