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A giugno FI interrogò Amato sui rom

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Soprattutto sulle problematiche che potevano comportare la «delocalizzazione» di un numero consistente di rom, in appositi campi nei Comuni della Provincia di Roma. Baldelli e Giro sottolinearono che i siti individuati per il trasferimento erano territori dalle caratteristiche ambientali e paesistiche, di sviluppo e di forte attrattiva. Come, a esempio, Montelibretti: zona collegata con la metropolitana e quindi con un forte pendolarismo. Quali sono «i criteri per i quali sarebbero state scelte le suddette aree - chiedono in forma scritta i due deputati di Forza Italia ad Amato - che hanno un forte interesse paesistico e ambientale e che sicuramente con l'insediamento di detti campi diventerebbero terra di conquista». Forza Italia, nella stessa interrogazione, si chiedeva anche se fosse stato elaborato uno studio sull'impatto sociale dei nomadi, dato dal rapporto percentuale dei nomadi sulla popolazione residente, e quindi l'impatto dei campi sui Comuni. Il ministro Amato non ha mai risposto all'interrogazione dei due deputati. Fab. Per.

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