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Petruccioli incollato alla poltrona

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«Lalegge in vigore - spiega in una lettera inviata al presidente della Commissione di vigilanza, Mario Landolfi - non contempla la revoca dei membri del Cda della Rai, ma non la esclude». In base a questa constatazione, ricorda Petruccioli, «lo stesso azionista ha sostituito un consigliere, notoriamente non dimissionario (Angelo Maria Petroni, ndr). Se si vuole, dunque, si proceda: si può invocare anche un precedente, pur di non identica fattispecie». «Come non subisco imposizioni e coercizioni alla mia volontà - sottolinea ancora Petruccioli - così escludo di comportarmi in modo tale da ostacolare il realizzarsi di volontà di altri; in particolare quando si tratti del Parlamento - aggiunge il presidente, riferendosi al voto di ieri in Commissione di Vigilanza - verso il quale ho il più grande, doveroso rispetto». Per questo, conclude Petruccioli, «una volta che l'indicazione di un nuovo presidente sia stata definita e perfezionata, lascerò il mio ufficio con atto formale che trasmetterò alla segreteria del Cda e al Collegio sindacale». immediata la risposta di Landolfi: «L'auspicio espresso dalla commissione, sebbene non vincolante in termini prettamente giuridici, lo è però - avverte l'esponente di An - sotto il profilo politico-istituzionale».

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