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Scalera: «Non sono io a passare con il Cav»

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«C'è — ha spiegato Scalera — una sinistra che sfila contro il governo, il leader di un partito di centrosinistra che annuncia il voto in primavera, colleghi della coalizione che fanno mancare perfino il numero legale e, come sempre i media guardano ai Liberaldemocratici di Lamberto Dini, parlamentari che, in piena coerenza, dopo la scomparsa della Margherita hanno deciso di intraprendere una strada autonoma e diversa dal Partito Democratico. C'è qualcuno che, in questo Paese, continua a dare i numeri». «Noi — ha ribadito Scalera — siamo un partito leale e chiaro con il Governo e con Prodi, in grado di incalzare questa maggioranza sui contenuti e sulle idee, non attraverso confuse imboscate. Un partito che sviluppa decisioni unanimi e non certo iniziative personali. Sono certo, quindi, di non essere il parlamentare "di peso" cui fa riferimento Berlusconi. Da mesi osservo, tra l'altro, una stretta dieta dimagrante. Forse si riferiva a Manzione o, al limite a De Gregorio». Sulla vicenda dell'arrivo di alcuni senatori alla Cdl è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio a margine del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato da Coldiretti e in corso a Cernobbio, rispondendo a chi gli chiedeva sull'eventualità di un voto nella prossima primavera. «Il governo ha il dovere di governare fino al 2011. Questo è il compito di tutti i deputati e i senatori e chiunque dovesse sentire le lusinghe di Berlusconi e della sua campagna acquisti, farebbe un oltraggio agli italiani». Il ministro ha poi sottolineato che «troppi litigi nella coalizione sono controproducenti. Ma il centrodestra -ha concluso- deve smetterla con questo mercato delle vacche».

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