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«La pressione fiscale salirà»

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Per Lazzaro quindi «appare poco convincente l'affermazione sul «mantenimento della pressione fiscale al livello del 2007 e la sua successiva riduzione». La Corte dei Conti esprime «perplessità» e «preoccupazione» sulla Finanziaria 2008. Al centro delle critiche la decisione del governo di non destinare l'extragettito alla riduzione del deficit e del debito. In Finanziaria, secondo Lazzaro, si rilevano impostazioni «manifestamente in contrasto» con l'obiettivo del controllo della spesa pubblica primaria che «costituisce impegno prioritario e ineludibile». Dunque «il nodo della questione della finanza pubblica resta, nel breve periodo, non risolto». Per Lazzaro «l'utilizzo delle maggiori entrate fiscali per migliorare i conti pubblici avrebbe consentito di rivedere l'obiettivo di disavanzo per il 2008, abbassandolo significativamente rispetto al valore indicato nel Dpef dal 2,2 all'1,8%». La magistratura contabile lancia l'allarme anche sul tesoretto che potrebbe rivelare un «buco» da 3,6 miliardi. Alla Corte risulta, a fronte dell'extragettito stimato per le entrate tributarie, un andamento fortemente negativo delle entrate erariali extratributarie, che nei primi nove mesi del 2007 registrano, in termini di cassa, un calo superiore al 23%.

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