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Fmi, stangata al governo sulle finanze L'Italia non crescerà come previsto

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Secondo l'ultima bozza del World Economic Outlook, che verrà presentata la settimana prossima, il nostro Pil crescerà dell'1,7 per cento quest'anno e dell'1,3 per cento il prossimo. Rispettivamente, è lo 0,1 e lo 0,4 in meno delle stime di luglio scorso. Il governo, si attende invece un +1,9% nel 2007 e un +1,5% nel 2008. Resterà deluso Prodi. Del resto, nonostante il buon andamento delle entrate l'Italia rallenta sul risanamento dei conti pubblici. L'Fmi, inoltre, ricorda come in base al Patto di Stabilità, i Paesi dell'area euro «che non hanno ancora raggiunto i propri obiettivi di medio termine sono tenuti a fare aggiustamenti di almeno mezzo punto percentuale di Pil all'anno. Tuttavia, tale obiettivo sembra improbabile da raggiungere in alcuni paesi tra cui Francia e Italia (dove il governo ha ridotto l'aggiustamento di bilancio per il 2007 nonostante il significativo aumento delle entrate). Una brusca frenata del Pil italiano che rimette in campo i dubbi sul risanamento dei conti. Critico anche il giudizio sulla finanza pubblica, con l'extragettito che non si è tradotto in obiettivi più ambiziosi. La crisi dei mutui comunque non colpirà soltanto l'Italia. Gli effetti più evidenti saranno negli Usa, con il Pil a stelle e strisce destinato a salire l'anno prossimo dell'1,9%, contro il 2,8% previsto dallo stesso Fmi nell'estate scorsa. Eurolandia dovrà accontentarsi del 2,1% con un taglio dello 0,4%. Nel complesso il Pil mondiale crescerà dello 0,4% in meno al 4,8%. Anche la Cina pagherà dazio ma senza drammi.

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