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Grillo: «Non controllo il blog»

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Beppe Grillo

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Isostenitori del revisionismo storico, per i quali l'olocausto e altre immani tragedie dell'epoca moderna sono frutto della propaganda sionista, non si fermano. E lui, il promotore del V-Day, non riesce a impedire che il blog sia vittima di «infiltrazioni», come Il Tempo ha segnalato nei giorni scorsi. «I messaggi dei negazionisti in rete sono decine di migliaia, è gente molto organizzata, hanno siti e blog, non si nascondono - sottolinea Grillo - La cancellazione dei loro messaggi dal mio blog è comunque continua». E spiega che a febbraio ha chiesto ai suoi avvocati se era possibile intervenire per vie legali, «ma non sembra che vi siano estremi per ipotesi di reato». A questo punto, i legali di Beppe «hanno telefonato al ministero di Grazia e Giustizia, e poi scritto in modo molto ossequioso al sottosegretario e al ministro perché intervenissero». Risultato? Zero. «Nessuna risposta», riferisce Grillo, che allega la lettera e la ricevuta di avvenuta ricezione. Nella missiva, l'avvocato Enrico Grillo specifica che «il gestore del blog ha più volte intimato all'ignoto interlocutore di astenersi dall'inserire commenti di tale sgradevole tenore non ottenendo, però, alcun positivo riscontro». Fallito questo tentativo «istituzionale» (e sarebbe il caso che dal dicastero di Mastella una risposta arrivasse comunque), il comico-blogger-trascinapopoli si rivolge direttamente ai suoi seguaci: «Chiedo un piccolo aiuto ai frequentatori del blog - scrive - Esiste una funzione "cestino" per cancellare i commenti che non rispettano le regole del blog. Usatela contro i negazionisti». L'appello ha suscitato reazioni diverse. C'è chi continua a prendersela con la «casta» dei giornalisti. «Se sono stati idioti quelli che hanno scritto certe cose nel blog, ancora più idioti sono stati i giornalisti/a della Rai che ha deciso di divulgarlo a milioni di persone - commenta Luisa P. - Sarebbero passati ignorati, io personalmente ho un cervello per capire quali sono i commenti idioti e quelli in tema. Non ho bisogno di un filtro, ma forse per i giornalisti della Rai che hanno deciso di autolobotomizzarsi...». Wladimir Z., invece, osserva che «cestinare le idee altrui non è democratico, ma dal momento che Hitler, Stalin, Mussolini e tutti i dittatori della storia hanno determinato catastrofi scempi in giro per il mondo, bisogna continuare a censurare tutto quello che danneggia la memoria di coloro che ci hanno lasciato la pelle». E aggiunge: «Se un giorno Grillo diventasse un dittatore o il movimento assumesse caratteristiche violente dovrebbe anch'esso subire una severa censura». Qualcuno, infine, cita Francois Voltaire e la sua frase sulla libertà di espressione («Disapprovo quello che dite ma difenderò fino alla morte il vostro diritto a dirlo»), e dimentica quella di Martin Luther King: «La mia libertà finisce dove comincia la vostra».

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