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Il Segretario di Stato in sintonia

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con Bagnasco contro i Dico

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Il cardinale Tarcisio Bertone ha preso carta e penna per sottolineare il «suo» compito: aiutare tutti i vescovi «a crescere nella piena comunione fra di loro e con il successore di Pietro». Una missiva inusuale, quella firmata da Bertone: prima loda Bagnasco, rilevando «un segno di continuità nel consolidamento della testimonianza cristiana e nella promozione della famiglia». Quindi il Segretario di Stato invita il presidente Cei «a riservare priorità all'evangelizzazione, alla catechesi dei giovani e degli adulti» e, «per quanto concerne i rapporti con le istituzioni politiche, assicuro fin d'ora a Vostra Eccellenza la cordiale collaborazione e la rispettosa guida della Santa Sede, nonché mia personale». Una decisione, quella di Bertone che rompe la tradizione di «separazione tra i poteri» tra Santa Sede e Cei, e traccia la nuova linea dei vescovi italiani dall'interno delle mura vaticane. Non mancano le note personali, nella missiva: «Durante gli anni trascorsi a Vercelli, e poi a Genova - scrive il Segretario di Stato - ho dovuto constatare la preoccupante avanzata della secolarizzazione ed il progressivo indebolimento del tessuto ecclesiale italiano». Da questa esperienza, Bertone ricava l'impressione di un «urgente bisogno di esortare tutte le istanze ecclesiali, ed anzitutto i Pastori, a riservare priorità all'evangelizzazione, alla catechesi dei giovani e degli adulti, ad una recuperata e motivata disciplina del clero e ad un impegno comune per la promozione specifica delle vocazioni al ministero presbiterale». «Mi pare - tiene a scrivere Bertone al suo successore nel capoluogo ligure - che la variegata esperienza pastorale di Vostra Eccellenza, come pure le parole che rivolgerà ai Vescovi, soprattutto nei loro incontri più significativi, potranno costituire un prezioso aiuto, affinché il loro ministero e - precisa Bertone - le loro responsabilità, personali e congiunte, testimonino in modo chiaro tale priorità di prospettiva e d'impegno e, con l'aiuto del Signore, la vita della Chiesa fiorisca sempre di più». Il porporato esorta quindi l'arcivescovo Bagnasco ad «un importante sostegno» e «una piena valorizzazione» della «autentica collegialità, pur nel rispetto delle prerogative e responsabilità personali, che ogni Vescovo ha all'interno della propria Chiesa e nella Chiesa universale». Inoltre, Bertone sottolinea il ruolo della Santa Sede nei confronti dell'Italia, che «richiede particolare sollecitudine per codesto nobile Paese, intriso di fede cristiana e sul cui territorio, per provvida destinazione, risiede la Cattedra di Pietro», invitando infine i vescovi a mettere a disposizione alcuni presbiteri per il «servizio della Santa Sede».

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