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Oggi Mora davanti ai magistrati di Potenza

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Dopo l'interrogatorio come teste, nei giorni scorsi, della partecipante a «La pupa e il secchione» Amalia Roseti, ieri a testimoniare davanti al pm Frank Di Maio è stata la sua collega di trasmissione Nora Amile. Piuttosto spaesata, la modella marocchina si è presentata al quinto piano del Palazzo di giustizia di Milano ed è stata per circa un'ora davanti al magistrato e ai carabinieri del nucleo operativo. La ragazza ha risposto alle domande sull'autonomo filone d'indagine milanese scaturito dalla denuncia di un imprenditore, ripreso con Amalia Roseti davanti a una discoteca milanese da un fotografo dell'agenzia di Corona. All'uomo sarebbero stati chiesti 3 mila euro per far sparire dalla circolazione quegli scatti, e nel registro degli indagati compare proprio il nome dell'ex marito di Nina Moric e di un'altra persona. Le dichiarazioni di Nora Amile, però, potrebbero essere utilizzate anche in relazione ai nove episodi che, su ordine del gip potentino Alberto Iannuzzi, sono stati trasmessi nel capoluogo lombardo per competenza territoriale. Poche parole con i cronisti all'uscita dell'interrogatorio da parte di Nora, mentre attendeva l'ascensore: «Sono in ritardo, mi aspetta il parrucchiere». Milano si occuperà di 16 persone indagate (due per l'originario episodio milanese, e 14 posizioni trasmesse da Potenza) in relazione a due estorsioni, una tentata estorsione, un episodio di sfruttamento della prostituzione e cinque di spaccio di droga. Si tratta delle estorsioni messe a segno nei confronti dell'ex calciatore dell'Inter Francesco Coco, del suo collega milanista Alberto Gilardino, di quella tentata estorsione ai danni dell'imprenditore Gianluca Vacchi. C'è poi un episodio di presunto sfruttamento della prostituzione, avvenuto all'hotel Four Season di Milano, e di cinque episodi di spaccio di cocaina. Due di questi, avrebbero visto la cessione di coca alle soubrette Francesca Lodo, Belen Rodriguez e Fernanda Lessa da parte di due indagati: Pietro Tavallini e Ivan Olita. Non sono, invece, stati trasmessi i fascicoli relativi al tentativo di estorsione ai danni del calciatore dell'Inter Adriano e alla presunta estorsione ai danni della figlia dell'ex premier Silvio Berlusconi, Barbara, perchè sono attribuiti a indagati accusati anche di associazione a delinquere, di cui continua a occuparsi Potenza. Gli elementi raccolti dai magistrati milanesi serviranno anche a valutare una richiesta di rinnovazione della misura cautelare per gli indagati di loro competenza. Dal ricevimento degli atti, avvenuto nella serata di ieri, il gip ha a disposizione 20 giorni per decidere. E stamane l'agente delle star, Lele Mora, sarà interrogato a partire dalle ore 10.30, dal gip Iannuzzi, che ha deciso per lui il divieto di espatrio nell'ordinanza che, lunedì scorso, ha portato all'arresto di 12 persone nell'inchiesta su foto e ricatti ai vip. L'interrogatorio di Mora è molto importante per la prosecuzione dell'inchiesta. L'uomo è accusato di essere l'organizzatore e il capo, insieme al fotografo Fabrizio Corona, di un'associazione per delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione.

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