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Liberalizzazioni

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Manca il numero legale, è bagarre nell'Aula di Montecitorio

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Ieri, ad esempio, almeno tre votazioni sono state a riscio. A salvare la situazione ci hanno pensato i 4 deputati dell'Udc rimasti nell'emiciclo mentre quelli di An, Lega e Fi che erano rimasti fuori. Al termine di una votazione, al banco della presidenza c'è stata una contestazione tra il deputato di An Teodoro Buontempo ed Erminio Quartiani (Ulivo). Inizialmente la conversazione era pacifica, poi tra i due c'è stato il contatto fisico. Immediato l'intervento dei funzionari e dei commessi, mentre dai banchi dell'Unione si levava il grido «fascisti, fascisti!». Il vice presidente Castagnetti ha invitato alla calma, ma non è stato ascoltato. A quel punto ha deciso di sospendere la seduta. Alla ripresa il capogruppo dell'Ulivo, Dario Franceschini, ha denunciato la situazione «politicamente surreale» di un ostruzionismo «difficilmente spiegabile che mira a ostacolare la conversione del decreto sulle liberalizzazioni, rispetto alla quale ciascuno si assumerà le proprie responsabilità». Franceschini si è poi scusato con la presidenza per le «intemperanze» che hanno visto protagonista un deputato del suo gruppo. Teodoro Buontempo ha comunque detto a Castagnetti che, in quanto segretario d'Aula, non se la sentiva di «assumersi la responsabilità di certificare la regolarità delle votazioni su cui aveva denunciato vizi».

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