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Il ritorno di Prodi sulla rete del Biscione

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«A Mediaset non mi trattano bene», si era giustificato il candidato premier. Ora che sono passati nove mesi dalla sua salita a Palazzo Chigi, Romano Prodi ha cambiato idea e ha accettato l'invito di Enrico Mentana. Questa sera sarà a «Matrix» per parlare un po' di tutto, dalla politica interna a quella estera nel corso di un'intervista di un'ora e mezzo. Un piccolo muro che cade. Dal momento dell'investitura, infatti, il Professore non si è mai «concesso» ha concesso ai canali del cavaliere e nemmeno a quelli di viale Mazzini. L'unica eccezione Prodi l'ha fatta rilasciando lunghe interviste a Sky. Quindi una decisione che fa notizia, quella del presidente del Consiglio. E che forse non è del tutto improvvisa e poco meditata. Sarebbe stata adottata, infatti, all'indomani della crisi di governo. E, nelle intenzioni dell'esecutivo, la trasmissione potrebbe servire come tribuna per rilanciare il programma di governo in un momento ancora critico per la maggioranza dopo la crisi causata dallo scivolone a Palazzo Madama. Non solo. Senza dubbio da parte del premier e dei suoi consiglieri c'è la volontà di continuare con una politica diversa nei confronti dell'opposizione dall'arroccamento di questi mesi. Prodi vuole dimostrare che non ha pregiudizi verso le televisioni del leader della Cdl. Infine, il programma di Mentana va in onda poco prima di una serie di consultazioni con i capi del centrodestra che dovrebbero avere il loro apice in un incontro diretto fra Prodi e Berlusconi. Un obiettivo del presidente del Consiglio è collegato alla riforma della legge elettorale. Il professore ha bisogno di convincere i leader dell'opposizione che riforlulare le regole del gioco della verifica delle urne è un bene per ambedue i Poli e quindi è un interesse comune. Da parte sua, il conduttore della trasmissione ha fatto sapere che affronterà con il premier «tutti i temi dell'attualità politica interna e internazionale anche considerando ovviamente le notizie dell'ultimo minuto». L'ex direttore del Tg5 ha poi ricordato il valore del suo «colpaccio» da un punto di vista mediatico: «È la prima volta - ha sottolineato - che il premier torna in questi studi dopo il confronto faccia a faccia che ebbe con Berlusconi nel 1996». E anche in quel caso in studio c'era Enrico Mentana. M. G.

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