Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Viaggio di due ore sullo stesso aereo «Posizioni diverse ma rispetto reciproco»

default_image

  • a
  • a
  • a

E già questa è una novità. Accade su un aereo, un velivolo che riporta a casa i due leader dopo il vertice del Ppe a Bruxelles. I numeri uno di Forza Italia e Udc si vedono e il Cavaliere offre un passaggio in aereo all'alleato ribelle. Si parlano, dunque, dopo settimane di battute di fuoco, stilettate, frasi mai piacevoli soprattutto attraverso i giornali. Stavolta si parlano direttamente in due ore di volo nel pomeriggio. Con loro c'erano solo Antonio Tajani, vicepresidente del gruppo del Ppe, e Roberto Rao, portavoce dell'ex presidente della Camera, i qali però dopo l'incontro mantengono solo lo stretto riserbo. Parla invece Berlusconi che, una volta atterrato a Roma, in serata se ne va a spasso per via Coronari, la strada degli antiquari: «Non c'è nulla di nuovo: non ho nulla dichiarare posso solo dire che Casini ha mantenuto le sue posizioni». Ai cronisti che gli fanno notare di non avere una espressione contenta, ma di sembrare anzi particolarmente deluso, il leader di Forza Italia preferisce non rispondere. Col tempo pensa di poter riavvicinare le posizioni con i centristi e tornare ad un'unica posizione? insistono i giornalisti. «Come dicono gli inglesi, wait and see, aspetta e vedi..», ha risposto il Cavaliere. Dichiarazioni che dall'entourage di Casini definiscono «correttissime». L'incontro con il Cavaliere, riferiscono le stesse fonti, è stato cordiale sebbenne i due sono rimasti nelle rispettive posizioni. In pratica l'incontro si può riassumere così: assieme sui punti sui quali si è d'accordo, ognuno per conto suo sul resto. D'accordo dunque nelle elezioni amministrative e nel cercare di far cadere il governo Prodi, separati nel chiedere le elezioni nel caso di nuova crisi. Segnali di disgelo si erano avuti già nel pomeriggio prima che i due leader si imbarcassero sullo stesso velicolo. Erano stati sempre i giornaliti a stuzzicare l'ex premier chiedendogli se anche lui pensasse che per il leader dell'Udc è solo una questione di tempo prima di passare con la maggioranza: «Non l'ho mai pensato e non lo penso affatto», aveva replicato in modo lapidario. Sottolineando poi che «di questo sono sempre stato sicuro. Di Follini devo dire che non avevo la stessa opinione». A chi gli chiedeva «quanta sia la sua pazienza» l'ex presidente del Consiglio aveva replicato che è «infinita» anche se «naturalmente dei confini ci sono». «Ma io spero invece che il centrodestra si ricompatti. Non vedo motivazioni concrete e da pragmatico penso che assolutamente questo avverrà». È il vitello grasso? hanno insistito i giornalisti riferendosi a una battuta fatta dallo stesso Berlusconi in occasione della manifestazione del 2 dicembre, quando disse che attendeva il ritorno del figliol prodigo. «Non torniamo su quello... - ha replicato sorridendo l'ex premier - Non abbiamo davvero pensato nemmeno per un momento che gli elettori dell'Udc volessero praticare una strada diversa da quella di Forza Italia e degli altri partiti del blocco delle libertà». Sul viaggio che i due si apprestavano a fare, l'ex presidente della Camera aveva detto: «Sì effettivamente era qualche settimana che non c'era modo di parlare così. Abbiamo un grande rapporto di rispetto reciproco - prosegue Casini - almeno da parte mia di totale rispetto di quello che è Berlusconi e di quello che rappresenta nel Paese per milioni di italiani che lo hanno votato e continueranno a votarlo». Ma il leader dell'Udc aveva aggiunto: «Abbiamo idee diverse sul futuro del centrodestra e dei moderati italiani», pur sottolineando che «non ci sono novità, sono cose che si sanno, è evidente che lo ribadiremo perché non cambiamo idea dalla mattina alla sera». Ulteriore elemento di serenità era stato un siparietto tra i due. Mentre il leader dell'Udc stava parlando con i giornalisti, gli passava accanto l'ex premier Silvio Berlusconi, che stava raggiungendo la sua autovettura. Quando ha visto Casini, Berlusconi gli si è avvicinato portando una mano verso la testa del leader dell'Udc, che si è prontamente scansa

Dai blog