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di LAURA DELLA PASQUA ALLA vigilia del vertice di Caserta, Forza Italia rilancia diramando un sondaggio ...

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La rilevazione effettuata da quella «Euromedia research» che come ha detto il portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti, presentando i dati, «azzeccò i sondaggi nella scorsa campagna elettorale», mostra che la Finanziaria è costata cara alla maggioranza in termini di consenso. Il sondaggio effettuato l'8 gennaio mette in evidenza che nel giro di una ventina di giorni, cioè rispetto al 15 dicembre, Forza Italia è cresciuta dell'1,1% arrivando al 32,6%. Complessivamente, sommando anche i consensi dgeli altri partiti, la Cdl tocca il 53,2% dal 51,5%. Se poi si include anche l'Udc, in progresso dello 0,2% al 4,1%, la Casa delle Libertà tocca il 57,3% con un aumento dell'1,9%. La pausa natalizia invece è stata una disfatta per il centrosinistra. L'Ulivo dal 15 dicembre a lunedì scorso è crollato dal 37,8% al 35,5%, in calo del 2,3%. A perdere di più sono i Ds (-2,1%) dal 28,1% al 26%. tengono invece l'Italia dei valori e Rifondazione. Il centrosinistra quindi scende al 42,3% dal 44,2%. Il sondaggio mette a confronto anche la popolarità dei due leader. «La fiducia in Silvio Berlusconi è ora al 58,5% mentre quella in Romano Prodi al 30,5» ha detto Bonaiuti. Sempre parlando in termini di fiducia nel governo prodi è al 27,5%. La rilevazione tiene conto anche dello spostamento delle preferenze degli indecisi. Il 52,3% è pro Berlusconi e solo il 21,1% per Prodi. Le percentuali mettono in evidenza pure i rapporti di forza all'interno della coalizione di centrodestra. Alleanza Nazionale è scesa dello 0,4% all'11,8% mentre la Lega ha guadagnato lo 0,5% al 5,3%. L'Udc ha guadagnato lo 0,2% al 4,1%. Tra le righe sembra leggersi che con Forza Italia al 32,6% e la Cdl senza l'Udc al 53,2% Berlusconi potrebbe fare anche a meno del partito di Casini. Al momento però Bonaiuti preferisce glissare sugli equilibri nel centrodestra. «Marciamo avanti compatti, tutti nella stessa direzione per fare un'opposizione dura» dice perentorio e lascia alle deputate Beatrice Lorenzin, Stefania Prestigiacomo, Elisabetta Gardini, Mara Carfagna e Michela Biancofiore il commento dei dati. Tutte concordano nel sottolineare che si tratta della «conferma del pesantissimo crollo di fiducia degli italiani verso il governo». «Il programma con cui il centrosinistra si è presentato alle elezioni non è stato rispettato e ora gli italiani si rendono conto del buon governo di Berlusconi» è la tesi espressa in coro dalle rappresentanti azzurre. Critiche anche al vertice di Caserta che sarà una «ammuina» come dice Bonaiuti, o una Babele, come incalzano le deputate. «Se dopo sei mesi di governo Prodi parla di rilancio vuol dire che ha già il fiato corto e questo la dice lunga sulla forza di questo esecutivo» sintetizza alla fine Bonaiuti che attacca anche la riforma della Rai presentata dal ministro Gentiloni. «Sarà creato un complesso confuso di consigli d'amministrazione e mi viene il sospetto che servano a moltiplicare le poltrone secondo un'abitudine cara alla sinistra».

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