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di DARIO CASELLI CASE da gioco per sostenere lo sviluppo del settore turistico.

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Depenalizzare il «nudismo» per restituire serenità ai bagnanti «non tessili» (così nel testo viene definito chi al mare preferisce andare senza nulla indosso). E poi tutelare le produzioni nostrane come i «pizzoccheri di Teglio» o la pasta italiana. Oppure i «limoneti» e la pizza con l'introduzione di una «patente europea per pizzaioli». Sono alcune delle proposte di legge che dall'inizio di questa legislatura i deputati di maggioranza ed opposizione hanno presentato. Alcune di queste si trascinano da legislature precedenti come quella per la tutela della «ventricina vastese» presentata dal deputato ulivista Nicola Crisci. Oppure quella per la tutela dei limoneti. Come nell'altra legislatura tre proposte: una a firma del deputato di An Basilio Catanoso; una dei verdi Lion e Bonfiglio; ed infine un'ultima firmata ancora da tre esponenti di An, Cirielli, Alemanno e Buonfiglio. In realtà il vero piatto forte, per ora, sembra essere quello delle case da gioco. In tutto otto proposte di legge, che vanno da quelle più generali, in tutto tre (Rositani e Contento di An e Zinzi dell'Udc), a quelle più specifiche che chiedono la realizzazione di casinò all'interno dei confini comunali. Quelle che saltano subito agli occhi sono le motivazioni legate alla realizzazione di case da gioco. Su tutte la crescita economica e lo sviluppo dell'economia locale. Ma anche una sorta di «questione meridionale» perché, come nota il casertano Domenico Zinzi, c'è «una distribuzione non omogenea con evidente penalizzazione del Sud». E allora sotto con le richieste. Si va dalla storica città della battaglia garibaldina, Calatafimi, presentata da Lucchese (Udc), alla piemontese Stresa che porta la firma congiunta An-Lega di Zacchera e Montani. Ma c'è spazio anche per Ostuni in Puglia, dove il forzista Vitali si fa promotore con la prospettiva di prevedere anche case da gioco gestite direttamente dal Comune. Poi c'è Taormina che come spiegano i deputati ulivisti Piscitello e Latteri «è la località siciliana che ha tutti i requisiti per ospitarne una». E non manca nella lista neanche una doppia località, Anzio-Ariccia, non assurta come Taormina ai fasti del turismo internazionale, ma per il salernitano Mario Pepe di Forza Italia «potrebbe portare benefici sotto il profilo occupazionale e dello sviluppo economico». E sempre per sostenere l'economia ed il turismo l'onorevole Pedrini dell'Italia dei Valori Pedrini lancia la proposta di sviluppare la pratica del golf. Un settore che, secondo lui, potrebbe trainare il Paese come accaduto per la Spagna e la Germania. Da qui l'idea di realizzare presso la Presidenza del Consiglio un Comitato consultivo nazionale per il gioco del golf per valorizzarne gli aspetti economici. Tutto bene se non fosse per la richiesta di un contributo di 10 milioni di euro da versare all'Enit, l'Ente nazionale italiano per il turismo, al fine di promozione all'estero le strutture golfistiche italiane. Un contributo ricavato da una riduzione del Fondo speciale del Ministero delle Attività Produttive. Ma non si fermano qui le ricette per la ripresa economica perché con una proposta a firma di un folto gruppetto di deputati della maggioranza, tra cui spiccano i nomi di Grillini, leader dell'Arci Gay, del deputato transessuale Vladimir Luxuria, del sottosegretario Paolo Cento e della «ministra» Barbara Pollastrini, si chiede la depenalizzazione della pratica del naturismo cioè del nudismo. Anche qui risuona la tesi dello sviluppo turistico con particolare riferimento alla necessità di «rendere competitiva l'offerta turistica italiana anche sul terreno delle strutture recettive riservate ai naturisti». Ma i proponenti guardano con interesse ai paesi scandinavi e dell'est Europa «per conquistare un mercato destinato a diventare in un breve volgere di anni altrettanto ricco quanto quello dell'Europa centrosettentrionale». E poi c'era chi si lamentava di Tremonti e dei suoi condoni per fare cassa.

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